Trasformare le proprie difficoltà in punti di forza è uno dei modi più belli che ci possano essere per reagire alla vita, anche quando questa ti dota di un “pacchetto” che, in qualche modo, rappresenta un peso e uno stigma sociale. E così ha fatto Ilka Brühl, rendendo la sua disabilità una semplice “caratteristica” e sfruttandola a proprio vantaggio, con l'intento di ribadire quanto ciascuno di noi sia unico grazie proprio a certe imperfezioni.
La ventiseienne tedesca, nata con l'Ectodermal dysplasia, una rara malformazione congenita al volto, e con un condotto lacrimale assente (provocandole una continua lacrimazione dall'occhio destro), ha deciso di “mostrarsi” in larga scala per rendere la sofferenza vissuta in passato una tenaglia utile a stroncare gli standard e i pregiudizi, fin troppo presenti nella nostra società, a partire da quelli più ostici che ogni giorno popolano il mondo della moda. Sì perché al motto di “Ricorda al mondo che tutti sono belli”, la ragazza ha scelto di raccontare e condividere la sua difficile vita attraverso degli scatti fotografici, nella speranza che possano essere di ispirazione per molti, soprattutto per coloro che vivono in malo modo anche le più piccole insicurezze.
Essendo nata con le vie respiratorie del naso non del tutto sviluppate e dalle dimensioni più grandi rispetto a quelle normali, Ilka ha dovuto subire numerose e faticose operazioni, oltre a forti episodi di bullismo durante l'adolescenza che l'hanno resa fragile e con una bassa fiducia in se stessa. Crescendo, però, ha saputo trasformare questo fardello, diventando così una persona più forte e sicura: fino ad oggi, scegliendo di mettersi in gioco per incoraggiare gli altri, spronandoli ad essere orgogliosi e fieri di ciò che sono e di come sono. Solamente il suo profilo Instagram, dove si definisce "Ottimista e sognatrice senza speranza", conta più di 22.000 follower.
Tutto è iniziato nel 2012 quando alcuni amici fotografi le hanno proposto di posare per loro. Ricorda ancora la prima volta in assoluto che si è recata sul set: "Lungo il tragitto sono stata spesso sul punto di voltarmi e tornare indietro, tanta era la paura che il fotografo avrebbe riso di me una volta vista dal vivo". Invece, con sua grande sorpresa, quello è stato il punto di svolta: una vera e propria forma di auto-terapia!
La risposta da parte degli spettatori è stata fantastica, regalando alla ragazza di volta in volta una dose di autostima e di coraggio sempre maggiore, convincendola a continuare a mostrarsi così com’era, senza più sentirsi malata o sbagliata. Un percorso di crescita personale che l’ha portata a condividere con gli altri tanto della propria vita, nel bene e nel male, perché come lei tiene sempre a ricordare a chi gli chiede quale sia il suo concetto di bellezza: “C’è solo un modo per essere brutti: avere un brutto carattere! Nessuno deve nascondersi a causa del proprio aspetto… Perché ognuno di noi è bello!”.