La storia di Franco, alla ricerca della famiglia biologica: “Mamma se ci sei batti un colpo”
Molto probabilmente fu abbandonato all‘orfanotrofio di Udine gestito dalle suore dell'ordine della Divina Provvidenza, perché era gracile e in fin di vita: "Sono nato settimino mi dicono, pesavo 660 grammi. Forse mia madre mi abbandonò per quello". si interroga Franco Tonzar, 49 anni di Monfalcone, adottato da mamma Vittoria e papà Corrado.
"Non posso lamentarmi della mia vita. I miei genitori adottivi mi hanno dato tutto. Mi hanno sempre sostenuto senza mai farmi mancare niente", ammette Franco Tonzar mentre ripensa alla sua vita, dall'adolescenza fino a oggi. "Sono solamente una persona oggettivamente orfana che cerca di comprendere quali siano le proprie origini".
Franco Tonzar ha provato a ricostruire qualcosa, ma quando ha iniziato a interessarsi della sua infanzia, il suo orfanotrofio era già stato chiuso e all'archivio di stato ha trovato molte resistenze a causa delle leggi sulla privacy a tutela dei bambini adottati e delle loro famiglie. Un dedalo che sta mettendo in difficoltà Franco Tonzar nella ricerca dei suoi genitori biologici.
"Sicuramente ho una madre. Partiamo da qui intanto. Mi piacerebbe molto poterla abbracciare, avere una sua foto. Vederci e poi amici come prima. Niente di più. Anche se fosse la persona più ricca al mondo sarei disposto a rinunciare a tutto: mi basta solo una pizza in compagnia", spiega Franco Tonzar mentre prova a fare chiarezza nei suoi pensieri, fra le sue emozioni. Immagina ogni giorno come sarebbe il suo incontro con la sua vera madre: " Mi sogno di vederla per strada, lei mi ferma e mi dice che è mia madre, ci abbracciamo".
"Sono una persona di fede", spiega Franco, "mi dico sempre che un giorno troverò mia madre e potrò finalmente parlarci. È da quando ho cinque anni che cerco di scoprire chi è. Credo continuerò a farlo. Se qualcuno può aiutarmi ne sarei felice".