La squadra anti-racket vince sulla camorra e va in Eccellenza (VIDEO)
La Nuova Quarto Calcio era la squadra con cui il clan Polverino barattava il consenso popolare nel paesino a nord di Napoli, oggi è stata confiscata e trasformata nel simbolo del riscatto di un'intera comunità. Intimidazioni continue, atti vandalici e furti di trofei, anche vere e proprie violenze sui giocatori, nulla di tutto questo ha fermato Luigi Cuomo e Luca Catalano, che gestiscono il team da quando la Direzione distrettuale antimafia di Napoli lo ha sequestrato al clan camorristico. La squadra va in Eccellenza dopo aver vinto il campionato, per festeggiare le forze dell'ordine organizzano un quadrangolare della legalità. Carabinieri, esercito, aeronautica e marina si sfidano e nelle formazioni delle loro squadre di calcio sono aggiunti i ragazzi della Nuova Quarto. Il primo posto viene agguantato dall'Arma.
Nove imprese confiscate alle mafie su dieci falliscono, questo il dato allarmante diffuso dagli organismi degli amministratori giudiziari. Anche la Nuova Quarto Calcio era sull'orlo della bancarotta quando il pm della Dda di Napoli, Antonello Ardituro, decide di affidarla alla direzione di Luigi Cuomo – presidente di SOS Impresa Campania – che riesce a risollevarne le sorti. "Spero solo di guidare la squadra per un altro anno – ci confida Cuomo – Fino a quando il comune di Quarto, recentemente commissariato per infiltrazioni camorristiche, torni al voto e la cittadinanza onesta che ci sta sostenendo possa scegliere un primo cittadino pulito".
Quarto è il fortino del clan Polverino, monopolista dello spaccio di droga e della compravendita di armi. Il Ras della cittadina a nord di Napoli, Giuseppe Polverino, viene arrestato in Spagna. Il Clan è così potente che un consigliere comunale, Armando Chiaro – condannato a sette anni di reclusione per associazione camorristica – si recava in Spagna per chiedere il permesso al boss per aprire una discarica governativa sulle colline quartesi, al fine di risolvere l'emergenza rifiuti del 2010. Il Ras si oppose e la discarica non si aprì, perché la sua parola era più potente delle ordinanze del Governo.