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La Spagna legalizza l’eutanasia: è il settimo Paese al mondo

La Spagna diventa una dei sette Paesi al mondo a legalizzare l’eutanasia. L’interruzione assistita della vita sarà possibile dimostrando con diversi attestati medici di essere in condizioni di sofferenza fisica e psichica costante che non permettono di continuare serenamente le proprie cure. La legge è stata approvata con 202 voti a favore, 141 contrari e 2 astensioni.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La Spagna ha approvato la legge sull'eutanasia con 202 voti a favore, 141 contrari e 2 astensioni. Il testo, scritto dal Partito Socialista spagnolo, ha ricevuto l'okay definitivo in Senato e la Spagna è entrata così nella lista dei sette Paesi a legalizzare l'eutanasia. La legge entrerà in vigore entro tre mesi e l'aiuto a morire entrerà a far parte delle prestazioni del servizio sanitario nazionale. Ne potranno usufruire i maggiorenni che soffrono di malattie gravi e incurabili o di patologie gravi, croniche e disabilitanti che impediscono l'autosufficienza. Da queste condizioni deriva una sofferenza psicologica e fisica tale da chiedere l'interruzione della vita.

Per chiedere l'eutanasia

Chi chiederà l'aiuto a morire dovrà presentare in quattro momenti diversi dei referti medici in cui si dimostra la propria condizione e si conferma di desiderare l'eutanasia. La richiesta dovrà essere accolta ed esaminata in seguito da una commissione esaminatrice, poi il paziente dovrà dare per l'ultima volta il suo consenso prima che il medico possa disporre la morte assistita. In ipotesi di persone del tutto prive di coscienza o incapaci di esercitare da sole i propri diritti, bisognerà essere in possesso di un documento preliminare di assenso o un testamento biologico. Carte predisposte e firmate quando le condizioni mentali del paziente consentivano una scelta in piena autonomia. La legge salvaguarda anche il diritto all'obiezione di coscienza dei medici, ma solo il 25% secondo un sondaggio dell'Ordine dei medici di Madrid farebbe appello all'obiezione.

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L'opposizione alla legge

Alla legge si è opposto il Comitato nazionale di Bioetica e una rete di organizzazioni cattoliche, prime tra tutte l'Opus Dei. In politica, questo si traduce nel conservatorismo politico del Partido Popular di Pablo Casado e per Vox. L'87% degli spagnoli però si è dichiarato favorevole al diritto all'eutanasia: una percentuale schiacciante che ha radici anche nel mondo cattolico dei votanti. Anche qui, infatti, la maggioranza dei cittadini si sarebbe dichiarata favorevole all'interruzione assistita della vita, qualora un paziente senta di averne la necessità. Si tratta, secondo i cittadini, di un diritto da concedere in senso liberale. Nessun "omicidio legalizzato", come invece è stata definita la legge dalla destra, ma una regolamentazione di un diritto che va toccato con i guanti.

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