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La sorella di Concetta Marruocco, uccisa dall’ex: “Colpita con 39 colpi d’accetta, un massacro”

La sorella della donna uccisa in provincia di Ancona dal marito: “È stato un massacro. Mia sorella si poteva salvare ma c’è stata tanta omertà”.
A cura di Davide Falcioni
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Concetta Maruocco
Concetta Maruocco

Concetta Marruocco, l'infermiera di 53 anni uccisa nella notte tra venerdì e sabato nella sua casa di Cerreto d'Esi (Ancona) dall'ex marito, Franco Panariello, non è stata accoltellata – come emerso un primo momento – bensì colpita per ben 39 volte "con un'accetta da macellai". A dirlo, intervistata da La Vita in Diretta, la sorella della vittima, secondo cui quello commesso "è stato un massacro. Mia sorella si poteva salvare ma c’è stata tanta omertà".

Il numero dei fendenti letali è stato confermato dall’autopsia eseguita all’ospedale di Torrette dal medico legale Francesco Paolo Busardò. I colpi sono stati sferrati sulla parte sinistra del corpo, come se la donna fosse girata su un fianco. L'arma usata avrebbe avuto una lama di 15 centimetri. "Voglio dare giustizia a mia sorella – ha detto sua sorella – e che non succeda più. Mia nipote ha sentito un urlo, uno solo, molto probabilmente lui le ha tenuto la mano alla bocca per non farla urlare". La donna sospetta anche che Concetta sia stata ripetutamente violentata dall'ex. "La chiudeva in camera, prendeva la chiave e la costringeva, non voglio pensare che lo abbia fatto anche adesso perché a mia sorella sono state trovate le mutandine tagliate".

Il braccialetto elettronico che indossava Franco Panariello era difettoso e non sempre aveva funzionato. "Già due volte si erano incontrati – ha aggiuntio la sorella – e il braccialetto non ha funzionato. Sarà stato un incontro casuale? Lui però lo sapeva che a più di 200 metri non si doveva avvicinare ma lo faceva. Abbiamo chiamato noi le forze dell’ordine e lui era con il suo avvocato". Sul profilo Facebook il presunto assassino si definiva un buono e – dei buoni – scriveva che anche loro prima o poi si arrabbiano. Eppure nel processo che Panariello ha in corso al tribunale di Ancona, per maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti di moglie e figlia (la 16enne), Concetta aveva testimoniato proprio il 14 settembre scorso di 20 anni di soprusi subiti dal marito confidando anche le violenze sessuali subite.

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