La sorella di Carlo Giuliani: “A Genova devastati i nostri diritti, un nuovo mondo è necessario”
Sono trascorsi 20 anni dalla morte di Carlo Giuliani durante i disordini in piazza Alimonda, a Genova, avvenuti il 20 luglio del 2001. I manifestanti no-global erano scesi in piazza contro il G8 nel capoluogo ligure. Carlo, allora 23enne, era uno di loro quando è stato ucciso da un colpo sparato in pieno viso. Presente in piazza Alimonda per la commemorazione anche la sorella, Elena Giuliani. Intervistata da Fanpage.it, la donna ha ricordato il fratello ucciso dai colpi sparati da un Defender della Polizia. "Per me oggi è molto difficile parlare. Sono passati ormai 20 anni e la cosa che ho sentito dire più spesso è: "Genova è stata devastata" – ha dichiarato -. Quello che posso dire io è che di questa devastazione materiale non vi è ormai traccia, perché le cose si riparano. Vent'anni fa sono stati devastati i nostri diritti. Allora si diceva "un altro mondo è possibile", ma oggi dico che un altro mondo è necessario. La pandemia è stata l'ultima delle dimostrazioni: avevamo ragione. Dobbiamo camminare tutti insieme per raggiungere lo scopo comune. Dopo 20 anni a questa piazza resta il ricordo di Carlo, di quei giorni e delle sue idee. A me invece resta un vuoto, qualcosa che mi divora da dentro".
La morte di Carlo Giuliani
Durante i disordini, Carlo fu colpito al volto da un proiettile, a pochi passi da un Defender dei Carabinieri. A sparare fu un agente ausiliario, Mario Placanica. Carlo aveva 23 anni ed era iscritto alla facoltà di Storia. Aveva operato come volontario per Amnesty International ed era politicamente impegnato. Si trovava in piazza durante le manifestazioni no-global in occasione del G8 di Genova. Nel quartiere Foce, vicino alla stazione di Brignole, vi furono violenti scontri tra le forze dell'ordine e i giovani manifestanti. Carlo Giuliani raccolse da terra un estintore e la polizia lo colpì in pieno volto. Subito dopo, il Defender ne investì il corpo per due volte, prima in retromarcia e poi in avanti.
Inizialmente si parlò di un giovane spagnolo ucciso dai sassi lanciati da alcuni manifestanti, ma poco dopo iniziarono a circolare le immagini della dinamica dell'accaduto. Secondo quanto accertato dai video, il giovane fu ferito da alcuni colpi di arma da fuoco e poi investito due volte dal mezzo della polizia. Prima di essere travolto probabilmente era ancora vivo: gli esami accertarono tracce di sangue anche nelle vie aeree. Fu aperto un procedimento penale con l'ipotesi di omicidio colposo. Nel 2003 Mario Placanica venne prosciolto per uso legittimo delle armi e per legittima difesa. Il "Comitato piazza Carlo Giuliani", onlus della quale fanno parte anche i familiari della giovane vittima, si è sempre opposto alla posizione dei Carabinieri. Secondo il Comitato, Carlo è stato colpito in volto con un sasso fatto ritrovare lì vicino proprio dai poliziotti per poter avvalorare la tesi di un'aggressione ad opera di altri manifestanti.