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“La situazione non è critica, ma Papa Francesco potrebbe dimettersi”. Le parole del cardinal Ravasi

Il cardinale Gianfranco Ravasi è intervenuto su RTL 102.5 per fornire un aggiornamento sulle condizioni di salute del Pontefice, ricoverato da venerdì 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale.
A cura di Biagio Chiariello
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"Le indicazioni fornite dai mezzi di comunicazione, anche attraverso i bollettini dell'ospedale Gemelli, sono le stesse che, sostanzialmente, abbiamo anche noi". Sono le parole del cardinale Gianfranco Ravasi, intervenuto su RTL 102.5 per fornire un aggiornamento sulle condizioni di salute di Papa Francesco.

"C'è una certa riservatezza da parte del personale medico; tuttavia – ha detto il porporato – tutto ciò che è stato comunicato è vero, ovvero che si osserva una sottile ripresa. Considerando un organismo abituato lungamente a combattere, si può dire che tutta la sua vita è stata quasi sempre in tensione. Quindi, è un organismo abbastanza forte".

Le informazioni continueranno ad essere fornite man mano che la situazione si sviluppa, che comunque rimane complessa, spiega ancora Ravasi. Tuttavia, ci tiene "a chiarire che non si tratta di una condizione critica, come invece è stato ipotizzato da alcuni media. È una situazione che può essere facilmente compresa, soprattutto se si considera l’esperienza di avere parenti anziani: quando questi sono colpiti da una polmonite, la loro reazione non è la stessa di quella che si potrebbe osservare in un giovane di 20 o 30 anni" precisa l'uomo di chiesa.

Preoccupazione dopo notizia polmonite bilaterale

Ravasi però ammette che c'è stata apprensione "soprattutto quando si è manifestata la sindrome della polmonite bilaterale, che, in una persona con un polmone a cui è stato asportato un lobo in passato, rappresenta evidentemente una situazione piuttosto difficile da superare".

Tuttavia, sembra che l'orientamento generale sia ora più ottimista, dice ancora, "soprattutto considerando la forza fisica complessiva della persona, che è abituata a superare interventi complessi. Il momento di preoccupazione iniziale è comprensibile, ma è stato anche messo in evidenza in modo forse eccessivo. Mi trovavo ad uscire dal Vaticano l’altra sera e una giornalista mi ha già chiesto se avessi visto il Papa rientrare a Santa Marta per una ragione negativa. In realtà, no, tutto è proceduto normalmente".

Papa Francesco potrebbe dimettersi secondo Ravasi

Ravasi però definisce ‘verosimile' l'ipotesi che Bergoglio possa dimettersi, anche e soprattutto dopo la notizia della lettera firmata nel 2013. "Io penso che possa farlo, perché è una persona che, da questo punto di vista, è abbastanza decisa nelle sue scelte" dice.

Finora ha ritenuto di continuare la sua attività, anche quando, per esempio, c'è stata la difficoltà del ginocchio, che ha cambiato il normale stile di relazione della figura pubblica con l'intera comunità ecclesiastica mondiale. In quell'occasione, ebbe quella famosa battuta secondo cui si governa con il cervello e non con il ginocchio".

Per il cardinale c'è sempre stata la sua naturale inclinazione a combattere e a reagire, e questa è una scelta assolutamente legittima. "Ha avuto la forza di affrontare anche viaggi particolarmente difficili e impegnativi, come quello nell'Estremo Oriente. Tuttavia, è indiscutibile che, se dovesse trovarsi in una situazione in cui fosse compromessa la sua capacità di mantenere contatti diretti – come lui è solito fare – e di comunicare in modo immediato, incisivo e decisivo, credo che potrebbe arrivare alla decisione di dimettersi" dice ancora.

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