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La Sicilia devastata dalle fiamme: case evacuate e un lido distrutto. Musumeci: “Carcere a vita”

Da oltre 24 ore la Sicilia brucia a causa di incendi – spesso dolosi – alimentati dal caldo record che si calcola resterà almeno per una settimana. La situazione peggiore nella zona di Catania (in fiamme un lido balneare alla Plaia), ma a bruciare sono tutte le province dell’isola. Nell’area di Palermo brucia la Piana degli Albanesi, fiamme anche a Noto e in diverse zone di Agrigento. E il governatore Musumeci invoca il “carcere a vita per azioni scellerate che cancellano identità e storia del nostro territorio”.
A cura di Biagio Chiariello
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Catania. Uno stabilimento sul lungomare della Plaia è stato distrutto da un rogo
Catania. Uno stabilimento sul lungomare della Plaia è stato distrutto da un rogo

Non solo Catania, da Palermo ad Agrigento passando per Noto e tutto il messinese. Brucia la Sicilia per le alte temperature che si avvicinano ai 40 gradi e per il caldo vento che soffia sull'isola alimentando le fiamme. Si parla di danni incalcolabili tanto che il governatore Nello Musumeci ha invocato il carcere a vita per i responsabili dei roghi.

Catania

La situazione peggiore è a Catania. Nella periferia, le fiamme hanno trasformato la zona in un vasto rogo e le famiglie hanno cercato di arginare i rischi con l’acqua di casa ma tante sono state obbligate a lasciare le proprie case. Alcune per fuggire alle fiamme sono si sono recate sulla spiaggia dove sono state soccorse dalla Guardia costiera prima con dei gommoni e poi trasbordate su motovedette. Il traffico è stato bloccato per precauzione sull'asse dei servizi. I pompieri lavorano senza sosta in diverse località del Catanese: Paternò, Ragalna, Biancavilla e Calatino; richieste di soccorso sono arrivate da Acireale e Giarre. Uno stabilimento sul lungomare della Plaia è stato distrutto da un rogo.

Palermo

Interventi aerei stanno proseguendo nel Palermitano nella zona tra Piana degli Albanesi, Altofonte e San Giuseppe Jato, mentre su Palermo piove ormai cenere da 24 ore. A Portella della Ginestra la cenere ha ricoperto tutto il "sacrario", il luogo dell'eccidio del primo maggio 1947. Le fiamme hanno annerito anche i sassi del memoriale con le date che ricordano la strage e i nomi delle vittime.

"Ormai questo è un incendio unico – dicono i forestali – Siamo impegnati in massa e ci sono stati diversi operai che si sono infortunati nel corso dello spegnimento del rogo da terra".

Richieste di soccorso nella zona di Caccamo in contrada Manche, e nella zona di San Nicola a Polizzi Generosa, nella zona dello Scanzano nella zona del bosco Ficuzza. Cinquanta scout sono stati salvati dalle fiamme grazie al tempestivo intervento di vigili del fuoco e forestali mentre erano in sosta nell'area attrezzata del lago di Piana degli Albanesi.

Brucia Piana degli albanesi, Palermo
Brucia Piana degli albanesi, Palermo

Messina, Agrigento, Siracusa

A Messina, sono in azione elicotteri del Corpo forestale e Vigili del fuoco sono intervenuti sulle colline sopra la frazione di Camaro. I roghi, su almeno 4-5 fronti, hanno bruciato anche l'area di Catarratti e quella vicina al complesso Mito. E nella zona del Villaggio Bordonaro, a Sud-Ovest della città dello Stretto, distrutti ettari di campagna. I pompieri del Comando provinciale di Agrigento, hanno lavorato tutta la notte per spegnere una serie di incendi, quasi sicuramente appiccati da piromani, in almeno dieci zone della città dei Templi. Non è stata una giornata facile sul fronte incedi neanche per la provincia di Siracusa. La Monti Climiti-Floridia ha bruciato e solo grazie al gran lavoro del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco si è evitato il peggio. Fiamme anche a Pantalica e nella Valle dell’Anapo. Incendio anche a lido di Noto.

Per le città di Catania, Messina e Palermo è stata diffusa dalla Protezione Civile regionale un'allerta "rossa" di livello 3 (massimo). In tutta la Sicilia, il Dipartimento regionale ha diramato il nuovo bollettino con lo stato di "preallerta" e di "attenzione" per il rischio incendi e ondate di calore, fino al 6 agosto.

Le parole del governatore Musumeci

Una situazione di grande emergenza evidenzia il Presidente di Regione Sicilia: "Come purtroppo temevamo – ha detto Musumeci – , a causa delle altissime temperature che stiamo registrando in Sicilia, l'isola è aggredita da incendi di vasta estensione, alcuni dei quali veramente gravi per la devastazione che ne consegue. Una situazione resa ancor più tragica dalla rinnovata azione dei piromani. Si tratta di criminali che, lo ribadiamo, meriterebbero il carcere a vita per azioni scellerate che cancellano identità e storia del nostro territorio".

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