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La strage di Nuoro

La separazione e la passione per le armi: chi era l’operaio che ha ucciso moglie e figlia a Nuoro

Roberto G., autore della strage familiare di Nuoro, era un operaio forestale e un sindacalista della Fai Cisl. Soprattutto, però, era un grande appassionato di armi da fuoco.
A cura di Davide Falcioni
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L'abitazione di via Ichnusa - Foto Fanpage
L'abitazione di via Ichnusa – Foto Fanpage
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L'autore della strage familiare commessa questa mattina a Nuoro, in Sardegna, si chiamava Roberto G., aveva 52 anni, era un operaio di Forestas e un sindacalista della Fai Cisl componente del direttivo territoriale e regionale dell'organizzazione. Soprattutto, però, era un grande appassionato di armi da fuoco, che a quanto pare deteneva regolarmente in casa.

Chi erano Roberto G e le vittime della strage familiare

L'uomo era stato sposato con Giusi M., casalinga di 43 anni dalla quale si era separato, e padre di tre figli di 10, 14 e 25 anni. La più grande, Martina, si era laureata nel 2022. La famiglia risiedeva in un appartamento in via Ichnusa.

Cosa è successo a via Ichnusa: la ricostruzione degli omicidi a Nuoro

La strage familiare è stata commessa questa mattina all'alba e il bilancio è di tre morti. Il killer ha ucciso la moglie Giuseppina M. e la figlia Martina ferendo poi altri due figli piccoli, uno dei quali è ricoverato in gravissime condizioni.

L'uomo ha poi rivolto l'arma verso il proprietario della casa nella quale la famiglia viveva in affitto, Paolo S., ora ricoverato in condizioni molto gravi nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Francesco. L'uomo è stato colpito dopo essere stato incontrato casualmente sul pianerottolo. Per finire ha raggiunto l'abitazione della madre sparandole contro e ferendola gravemente alla testa, e alla fine si è tolto la vita.

La strage ha avuto inizio nell'appartamento dove l'uomo aveva vissuto in passato con la famiglia, in via Ichnusa, a quanto pare al termine di una lite. Dopo avere ucciso moglie e figlia a colpi di pistola, ed avere ferito i due figli e il padrone di casa, è andato a casa dell'anziana madre, in via Gonario Pinna, ferendola alla testa e suicidandosi subito dopo.

Il vicino: "Roberto G. era una persona tranquillissima"

Dopo la strage un vicino di casa ha definito Roberto G. "una persona tranquillissima, molto disponibile. Giorni fa mi avevano rubato la macchina e lui mi voleva prestare la sua, sapendo che mi serviva". L'uomo – ha aggiunto – "era un operaio forestale, guidava i mezzi, questa mattina non ho sentito niente, stava tuonando. Lui abitava al pian terreno del palazzo di via Ichnusa, era in affitto nella casa della sorella del vicino che è stato ferito. I vicini di casa hanno sentito gli spari e hanno chiamato la Polizia".

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