La Sea Watch fa il pieno di donazioni: in un giorno raccolti 150mila euro per Carola Rackete
“La raccolta fondi è a favore di Carola, per darle un sostegno, non solo finanziario, ma anche morale. Vogliamo farle capire che non è sola”. Con questo spirito è partita una sottoscrizione su Facebook a favore di Carola Rackete, la giovane capitana della Sea Watch 3. Dopo aver infranto il divieto del ministro dell’interno Salvini di entrare in acque territoriali italiane, Rackete rischia ora una multa fino a 50.000 euro. Per pagare le eventuali spese legali, in solo un giorno sono stati raccolti oltre 130mila euro, mentre scriviamo che facilmente arriveranno all'obiettivo finale di 150mila euro. Più di 7mila persone si sono mobilitate per la 31enne tedesca che si trova al comando della nave al largo di Lampedusa con a bordo 42 migranti, salvati due settimane fa nel Mediterraneo. Fanpage.it ha parlato con Fabio Cavallo, uno degli amministratori di Rete italiana antifascista, una delle pagina social ideatrice della campagna (le altre sono: Il Partigiano, Padri e Madri della Libertà e Il razzismo non ci piace) .
“Quando abbiamo visto quello che stava succedendo, Franco Matteotti della pagina Il razzismo non ci piace, ha proposto l’idea di aprire la sottoscrizione su Facebook”, spiega Cavallo. “Siamo in contatto con la Sea Watch ed è tutto controllato dallo studio legale”. “Abbiamo deciso di aiutare la Ong – continua – perché Carola ha avuto coraggio quando ha scelto di entrare in porto a Lampedusa, nonostante quello che rischiava. Ha dimostrato che ad un certo punto che è più importante la vita umana della politica”.
Le donazioni sono di diverso importo e in alcuni casi c’è chi ha deciso di contribuire con centinaia di euro. “Il nostro obiettivo è di arrivare a 150mila euro, intanto però voglio ringraziare tutti per l’aiuto – conclude Cavallo – è un risultato straordinario, che nemmeno noi ci aspettavamo”. “La raccolta fondi finirà tra 7 giorni – spiegano gli organizzatori – e nel caso non fosse necessario usare il ricavato questi soldi rimarranno a disposizione di Sea Watch per la prossima missione”. E se l’imbarcazione dovesse essere posta sotto sequestro? “Allora faremmo un’altra campagna per acquistare una nuova barca”.
Oltre all'iniziativa della Rete italiana antifascista, anche la Sea Watch ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso, dove è stata già superata la cifra di 44mila euro.