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La scuola che deve pagare 90mila euro di tasse

Il liceo Modigliani di Padova non riuscirà a coprire la cifra da corrispondere all’Agenzia delle Entrate. Per questo il deputato di Sel, Zan, ha chiesto al ministro dell’Istruzione Giannini di intervenire “per tutelare il diritto allo studio dei ragazzi che frequentano l’istituto“.
A cura di Biagio Chiariello
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Un’interrogazione urgente presentata alla Camera e un appello al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. E’ l’iniziativa del deputato padovano di Sel Alessandro Zan che denuncia l’impossibilità, per il liceo artistico di Padova, Modigliani, di far fronte all’enorme debito con l’Agenzia delle Entrate, pari a circa 90mila euro. Il passivo spiega l'on. Zan, "che la scuola avrebbe contratto nella passata gestione per il mancato pagamento di Irpef e Irap dei compensi dei docenti legati alla realizzazione di alcuni progetti nel 2008, cui si aggiunge una sanzione amministrativa di ben 6.718 euro. Si tratta – prosegue il deputato di Sel – di una somma insostenibile per il liceo Modigliani, che metterebbe a serio rischio il normale prosieguo delle attività scolastiche e laboratoriali dell'istituto". Una situazione che pesa anzitutto sugli studenti.

Rateizzazione delle tasse, ma non basta

Nonostante la rateizzazione dell’importo, da pagare in quattro anni, c’è comunque da considerare la multa che va pagata inderogabilmente non dopo l’inizio del prossimo anno scolastico. Zan chiede dunque alla titolare del Miur quali iniziative intenda adottare per tutelare il diritto allo studio dei ragazzi che frequentano l’istituto: “È impensabile che un’intera generazione di studenti debba pagare per degli errori imputabili alla precedente gestione amministrativa e finanziaria del Modigliani: serve una sensibile riduzione della sanzione, o comunque una maggiore dilazione del debito che consenta al liceo di respirare e garantire il normale svolgimento del servizio, e in tal senso mi auguro che il Ministro si interessi personalmente della questione”.

"Scuola, dimezzamento dei Fis. Perché?"

L’onorevole di Sel coglie anche l’occasione per chiedere una delucidazione sul dimezzamento dei Fis (i Fondi di Istituto) a tutte le scuole: “Ridurre così drasticamente l’insieme delle risorse finanziarie che arrivano alla scuola per retribuire attività aggiuntive e/o intensificare quelle esistenti significa che probabilmente non vi saranno i fondi nemmeno per assicurare gli sportelli didattici agli studenti che devono recuperare qualche materia a settembre. Come possiamo pensare di riqualificare l’istruzione se sempre più oneri e tagli alla scuola la mettono letteralmente in ginocchio?”.

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