La morte di Alessandra Ollari a Parma, cosa sappiamo: dalla scomparsa al ritrovamento del corpo
Il 29 giugno a Parma è scomparsa Alessandra Ollari, una donna di 53 anni. La notizia ha scosso la comunità locale. Dopo mesi di silenzio a inizio febbraio è stato ritrovato un corpo in via Sidoli in avanzato stato di decomposizione: il test del Dna ha confermato che si trattava proprio di Alessandra.
Al momento, la Procura della città emiliana ha aperto un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti.
Ermete Piroli, il suo fidanzato, è la persona che l'avrebbe vista per l'ultima volta: secondo le iniziali ricostruzioni, Ollari si sarebbe recata al supermercato ed era scesa per fare la spesa da Esselunga.
L'aspetto più misterioso di questa vicenda probabilmente è il fatto che Alessandra non aveva mai presentato il suo fidanzato Ermete ad amici e parenti. Un elemento che complica particolarmente l'indagine, lasciando spazio a interrogativi sulla loro relazione e sulle ragioni per cui Ermete è rimasto nell'ombra fino a questo momento.
Chi è Alessandra Ollari, la donna scomparsa a Parma
Alessandra Ollari è una donna di 53 anni originaria di Parma, conosciuta per la sua riservatezza e il suo carattere schivo. È cresciuta in una famiglia affettuosa ma ha dovuto affrontare sfide personali a causa della malattia sia di sua madre che di suo padre. La sua dedizione a prendersi cura dei genitori ha sempre occupato un posto centrale nella sua vita, portandola a una vita sociale limitata.
Cosa è successo il 29 giugno: il racconto del fidanzato
Il 29 giugno è una data che rimarrà impressa nella mente di Ermete, il fidanzato di Alessandra. Secondo il suo racconto, quella mattina Alessandra è uscita di casa per fare la spesa al supermercato. Tuttavia, non è mai tornata. Ermete ha dichiarato di aver cercato di contattarla ripetutamente, ma senza successo, innescando la preoccupazione e l'inizio delle ricerche.
La storia tra Alessandra Ollari e il fidanzato Ermete
La storia d'amore tra Alessandra e Ermete durava da quindici anni, anche se il loro rapporto è stato segnato da un segreto apparentemente incolmabile.
Nessuno tra gli amici e i conoscenti di Alessandra, infatti, avrebbe mai incontrato Ermete, suscitando domande e perplessità tra coloro che erano vicini alla donna. Ermete ha ammesso di essersi arrabbiato più volte per questa situazione, ma alla fine aveva accettato la riservatezza della donna.
Il presidente dell'associazione Penelope, Nicodemo Gentile, ha parlato del caso descrivendo Alessandra come una donna che stava abbastanza bene: "Ermete era l’unico testimone della quotidianità di Alessandra: visto che andava spesso all’Esselunga di Parma, è importante capire se qualcuno l’ha vista nel quartiere quel giorno". L'indagine sulla scomparsa di Alessandra Ollari è ancora in corso.
La lettere a "Chi l'ha visto?" e i sospetti sul fidanzato
Alla redazione di "Chi l'ha visto?" sarebbero arrivate, nelle scorse settimane, numerose lettere che alimenterebbero i sospetti sull'uomo. "Ermete è pericoloso, è un predatore di donne affette da patologie psichiatriche" recita una di queste.
La missiva è stata firmata da Melania, raggiunta dai microfoni della trasmissione condotta da Federica Sciarelli e che ha attaccato il fidanzato di Alessandra Ollari, Ermete. Secondo la testimonianza di Melania e della sorella Cristiana, Ermete sarebbe anche stato in cura presso l'ospedale psichiatrico di Parma. All'epoca l'uomo è stato anche fidanzato con una sua compagna.
Qualche tempo dopo lui avrebbe telefonato proprio Melania, mandandole successivamente messaggi a sfondo sessuale. "Lo chiamai per dirgli che avrei avvisato i carabinieri se non avesse smesso", ha aggiunto Cristiana.
Nel corso della trasmissione è emerso inoltre che Ermete quattordici anni fa è stato condannato a tre anni per aver abusato di una ragazza quando lavorava come autista presso una associazione di volontariato per il trasporto di disabili: "È stato un errore giudiziario che mi ha sconvolto la vita, è una vicenda che Alessandra sapeva e mi ha sempre difeso. Mi stanno gettando fango addosso", si è difeso lui.
Si indaga per omicidio contro ignoti
A dispetto delle iniziali ricostruzioni, la Procura di Parma, guidata dal pubblico ministero Silvia Zannini, ha aperto un fascicolo per omicidio volontario al momento contro ignoti. Un'ipotesi diversa rispetto a quella iniziale di un allontanamento volontario di Ollari.
L'indiscrezione è stata confermata dapprima dal giornale locale La Gazzetta di Parma e successivamente dai canali social di "Chi l'ha visto?", la trasmissione di Rai 3 che, dopo numerose lettere ricevute, continua ad occuparsi della vicenda.
Il ritrovamento del corpo: si attende l'autopsia
A inizio febbraio 2024 un corpo in stato di decomposizione è stato trovato in un terreno in via Sidoli a Parma, poco distanza dalla zona in cui Alessandra Ollari viveva insieme al compagno. Subito gli inquirenti hanno pensato che potesse trattarsi della donna scomparsa a giugno. La conferma è poi arrivata dai vestiti e da alcuni oggetti personali. La procura di Parma ha disposto l'autopsia, notificando l'avviso ai familiari della donna, nella veste di persone offese: le cugine, assistite dall'avvocato Nicodemo Gentile e il compagno, assistito dall'avvocato Pierluigi Collura.