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Guerra in Ucraina

L’Italia caccia 30 diplomatici russi, Mosca: “Decisione immotivata che non rimarrà senza risposta”

Mosca risponde alla decisione del governo italiano di dichiarare “persone non gradite” 30 diplomatici russi per motivi di “sicurezza nazionale”: saranno espulsi anche i nostri diplomatici in Russia.
A cura di Giacomo Andreoli
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Anche la Russia espellerà diplomatici italiani. Mosca risponde così alla decisione della Farnesina di dichiarare "persone non gradite" 30 diplomatici russi in Italia. A spiegarlo è la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. Per quest'ultima si tratta di una "risposta appropriata", senza lasciar correre dopo una decisione da parte di diversi Stati europei definita "irragionevole".

La scelta dell'Italia, infatti, è arrivata in coordinamento con Spagna, Francia e Germania, che stanno procedendo con misure analoghe (Madrid ad esempio ha espulso altri 25 diplomatici). Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha spiegato la decisione parlando di necessità di tutelare la "sicurezza nazionale". Queste mosse, per il Cremlino, dimostrerebbero invece la "mancanza di lungimiranza degli europei". L'ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, in una nota ha ribadito che si tratta di una decisione "immotivata", per cui la Farnesina non avrebbe fornito alcuna prova, e che "non rimarrà senza risposta da parte russa".

A dare ulteriori spiegazioni sull'espulsione dei 30 diplomatici russi, dalla maggioranza è intervenuto anche il presidente di Noi con l'Italia Maurizio Lupi. Secondo il deputato si tratta di "un atto dovuto". "Il dialogo, la tregua e la pace – ha detto- si costruiscono con una posizione ferma e unitaria di tutto l'Occidente. Già in altri casi l'espulsione di diplomatici ha portato alla riapertura di un dialogo. L'obiettivo è isolare Putin dialogando con gli altri paesi come la Cina e gli altri Stati che, oltre all'Occidente, possano far capire a Mosca che oggi la tregua è l'unica strada possibile".

Nel frattempo oggi l'Ecofin studia nuove sanzioni contro la Russia, mentre è stato annunciato l'intervento del presidente ucraino Zelensky al Consiglio di sicurezza dell'Onu. In quello che sarà il quinto pacchetto di sanzioni, la Commissione europea propone di inserire il divieto di importazioni di carbone, legno, prodotti chimici e altri prodotti per un valore di circa 9 miliardi di euro all'anno. L'Ue dovrebbe approvare, inoltre, un divieto di esportazione verso la Russia per un valore di altri 10 miliardi di euro l'anno per semiconduttori, computer, tecnologia per il gas Gnl e altre apparecchiature elettriche e di trasporto.

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