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La Russa allo stadio per vedere l’Inter con un volo di Stato? La Corte dei Conti indaga

Il mese scorso il Ministro della Difesa andava allo stadio San Siro con un volo di Stato (cioè pagato dai contribuenti). La magistratura apre un’inchiesta.
A cura di Biagio Chiariello
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Italian Defence Minister Ignazio La Russa

Un mese fa (era il 5 aprile) il ministro della Difesa raggiunse lo stadio Giuseppe Meazza di Milano per assistere alla partita di Champions League tra Inter e lo Schalke. Ignazio La Russa lasciò amaramente la struttura vista la sconfitta della sua squadra del cuore per 2-5. Come se non bastasse, al rincrescimento del per la debacle dell'Inter si è aggiunta tre giorni dopo la notizia, riportata dal Fatto Quotidiano, che avrebbe utilizzato due voli di Stato (cioè pagati dai contribuenti) per andare da Roma a Milano. L'insinuazione fu subito ammessa dal ministro  che spiegò di essere stato costretto a usare gli aerei di Stato per “motivi di sicurezza che – spiega il Ministro in una nota riportata dal Corriere della Sera – mi impongono anche contro il mio volere di non usare voli di linea. E poi basta guardare qual era il giorno della partita: tornavo dall'Afghanistan con voli programmati da Roma a Milano da tempo".

Nonostante il "comportamento irreprensibile" assicurato dallo stesso La Russa, ieri la Corte dei Conti ha aperto un’inchiesta, visto che chi ricopre ruoli istituzionali non deve gravare sul bilancio dello Stato per impegni privati. Toccherà ora alla Guardia di Finanza fare chiarezza sulla vicenda, con l'acquisizione piani di volo e l'intera documentazione relativa al viaggio, anche per capire se a bordo dei due aerei (un P180 dell'Arma dei carabinieri all'andata; un aereo dell'Aeronautica militare con numero identificativo MM62210 per il ritorno con decollo alle 23) vi fossero persone estranee allo staff del Ministro, che negli ultimi tempi ha fatto discutere anche per il caso Lukashenko.

Le direttive su questo tipo di voli prevedono che il trasporto "è consentito esclusivamente alle personalità destinatarie del volo e ai componenti della delegazione della missione istituzionale" mentre "l'imbarco di personale estraneo alla delegazione ma accreditato anche in relazione alla natura del viaggio e al rango rivestito dalle personalità trasportate, è consentito in via del tutto eccezionale e previa rigorosa valutazione". Inoltre "il trasporto aereo di Stato è concesso secondo criteri di economicità e di impiego razionale delle risorse, previa rigorosa valutazione dell'impossibilità, dell'inopportunità o della non convenienza di ricorrere ad altri mezzi di trasporto, ovvero previa verifica delle specifiche esigenze di alta rappresentanza in relazione alla natura dell'evento".

Per lo stesso motivo in passati sono stati indagati Clemente Mastella, Francesco Rutelli e Silvio Berlusconi che aveva fatto salire con sé numerose ragazze, il cantante Mariano Apicella e altri partecipanti dei suoi festini a Villa Certosa in Sardegna.

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