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La risposta di Valditara alla famiglia finlandese: “Docenti italiani svolgono lavoro eccellente”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha risposto alla lettera della pittrice finlandese Eline Mattsson che ha deciso di lasciare la Sicilia dopo i problemi riscontrati a scuola dai figli: “Nostri docenti e dirigenti di assoluto valore, con stipendi modesti svolgono un eccellente lavoro”.
A cura di Ida Artiaco
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"La scuola italiana ha docenti e dirigenti di assoluto valore e che con stipendi modesti svolgono un eccellente lavoro. Non generalizziamo giudizi estemporanei. Lavoriamo insieme per migliorare sempre più il nostro sistema scolastico, a iniziare dalla valorizzazione del ruolo dei docenti".

È questa la risposta del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, alla lettera scritta dalla famiglia finlandese della pittrice Mattson, "scappata" dalla Sicilia alla volta della Spagna, disgustata dalla scuola italiana, che a detta di questa non offre un'istruzione di qualità e costringe gli alunni a stare seduti tutti il giorno.

Una vicenda, questa, che sta generando un’ampia riflessione tra la differenza tra il nostro sistema scolastico e quello del paese nord europeo.

La risposta del Ministero è arrivata dopo quella del sindaco di Siracusa: "Nel sistema in cui sono inseriti, i professori, a Siracusa come nel resto d’Italia, fanno miracoli con stipendi ridicoli – ha spiegato Francesco Italia – e i governi dovrebbero investire molto di più nella scuola, offrendo il tempo pieno nella scuola primaria, e potenziando la formazione continua di docenti e personale".

Eline Mattsson, finlandese di 42 anni, lo scorso agosto si è trasferita nell'Isola con la famiglia. Poi, ha lasciato la Sicilia lo scorso ottobre, meno di due mesi dopo l'inizio della scuola, per trasferirsi in Spagna. E con lei i ragazzi di 3, 6, 14 e 15 anni e il marito di 46, come spiegato in una lettera inviata al sito Siracusa news.

Nella missiva, tradotta da Roberta De Stefani, la donna ha spiegato di essere una pittrice e di aver scelto Siracusa per lavorare in smart working. La famiglia, attratta dal clima mite e dal patrimonio culturale della Sicilia, si rammaricava però dei problemi vissuti a scuola dai ragazzi. "Si trascorre sulla stessa sedia dalla mattina fino a quando non si ritorna a casa", si legge. Ha chiesto agli insegnanti se fossero previste delle pause. "‘Solo piccole pause nella stessa classe', è stata la risposta che ha ricevuto", si legge in uno dei passaggi del testo.

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