La risposta degli Stati Ocse al Coronavirus, il report: Italia in coda, fa peggio solo il Belgio
Uno studio dell’Economist intelligence unit offre un quadro della risposta che 21 Paesi dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, hanno fornito durante l’emergenza Coronavirus. E quel che ne viene fuori per l’Italia è un dato tutt’altro che positivo, tanto da piazzarsi al penultimo posto dietro solamente al Belgio e alla pari con Spagna e Regno Unito, i Paesi – insieme a noi – maggiormente colpiti in Europa. Lo studio dell’Economist intelligence unit si basa su tre criteri per valutare la qualità della risposta: il numero di test effettuati (considerati in rapporto alla popolazione), l’assistenza sanitaria non-Covid (valutando gli interventi chirurgici relativi al cancro cancellati) e il numero di decessi in eccesso superiore alla media. Allo stesso tempo sono stati considerati anche tre fattori attenuanti: la percentuale di popolazione anziana (over 65), l’obesità e il numero di arrivi internazionali.
I dati sull’Italia: tanti test, ma troppi decessi
Dal report emerge una sorta di classifica basata su un punteggio che riguarda ognuno di questi fattori. Uno è il valore minimo, ovvero la risposta peggiore, e 4 corrisponde alla risposta migliore. L’Italia ottiene un punteggio di 4 sui test, di 3 sull’assistenza sanitaria e di uno sul tasso di mortalità. Per quanto concerne le attenuanti, per il fattore obesità il valore è 1, per la popolazione anziana è 4, così come per gli arrivi internazionali. Ciò che ne viene fuori è un risultato di 2,22. Come detto, uno dei più bassi in assoluto. Nel report si spiega che in Italia, come in Spagna, un dato del genere è ritenuto “comprensibile” poiché sono stati i primi Paesi in Europa a essere colpiti dalla pandemia e hanno, quindi, “avuto poco tempo per prepararsi”. Mentre, sottolinea ancora lo studio, lo stesso discorso non vale per il Regno Unito che ha avuto più tempo ma si è comunque fatto trovare impreparato.
Il confronto tra l’Italia e gli altri Paesi
Lo studio mostra come i Paesi a dare una risposta peggiore siano soprattutto quelli europei, con il Belgio in coda, dietro anche a Italia, Regno Unito e Spagna, ovvero gli stati europei con più decessi. La classifica finale redatta dall’Economist suddivide gli Stati in quattro gruppi in base al tipo di risposta: ottima, buona, giusta e scarsa. Ecco i punteggi finali assegnati sulla base dei fattori sopra elencati (ricordando che il minimo è 1 e il massimo 4):
Risposta ottima:
- Nuova Zelanda 3,67
- Germania 3,56
- Austria 3,55
- Australia 3,44
- Danimarca 3,44
- Norvegia 3,44
- Islanda 3,44
- Israele 3,44
Risposta buona:
- Portogallo 3,22
- Cile 3,11
- Francia 3,11
- Stati Uniti 3,11
Risposta giusta:
- Giappone 2,89
- Svizzera 2,89
- Sud Corea 2,78
- Svezia 2,56
- Olanda 2,44
Risposta scarsa:
- Regno Unito 2,22
- Spagna 2,22
- Italia 2,22
- Belgio 2,11.