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Covid 19

La risposta degli Stati Ocse al Coronavirus, il report: Italia in coda, fa peggio solo il Belgio

La risposta dell’Italia all’emergenza Coronavirus è stata la peggiore tra 21 paesi Ocse, fatta eccezione per il Belgio: è quanto emerge da uno studio dell’Economist intelligence unit che analizza alcuni fattori e offre una sorta di classifica degli Stati per la loro capacità di affrontare la pandemia e l’emergenza sanitaria.
A cura di Stefano Rizzuti
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Uno studio dell’Economist intelligence unit offre un quadro della risposta che 21 Paesi dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, hanno fornito durante l’emergenza Coronavirus. E quel che ne viene fuori per l’Italia è un dato tutt’altro che positivo, tanto da piazzarsi al penultimo posto dietro solamente al Belgio e alla pari con Spagna e Regno Unito, i Paesi – insieme a noi – maggiormente colpiti in Europa. Lo studio dell’Economist intelligence unit si basa su tre criteri per valutare la qualità della risposta: il numero di test effettuati (considerati in rapporto alla popolazione), l’assistenza sanitaria non-Covid (valutando gli interventi chirurgici relativi al cancro cancellati) e il numero di decessi in eccesso superiore alla media. Allo stesso tempo sono stati considerati anche tre fattori attenuanti: la percentuale di popolazione anziana (over 65), l’obesità e il numero di arrivi internazionali.

I dati sull’Italia: tanti test, ma troppi decessi

Dal report emerge una sorta di classifica basata su un punteggio che riguarda ognuno di questi fattori. Uno è il valore minimo, ovvero la risposta peggiore, e 4 corrisponde alla risposta migliore. L’Italia ottiene un punteggio di 4 sui test, di 3 sull’assistenza sanitaria e di uno sul tasso di mortalità. Per quanto concerne le attenuanti, per il fattore obesità il valore è 1, per la popolazione anziana è 4, così come per gli arrivi internazionali. Ciò che ne viene fuori è un risultato di 2,22. Come detto, uno dei più bassi in assoluto. Nel report si spiega che in Italia, come in Spagna, un dato del genere è ritenuto “comprensibile” poiché sono stati i primi Paesi in Europa a essere colpiti dalla pandemia e hanno, quindi, “avuto poco tempo per prepararsi”. Mentre, sottolinea ancora lo studio, lo stesso discorso non vale per il Regno Unito che ha avuto più tempo ma si è comunque fatto trovare impreparato.

Il confronto tra l’Italia e gli altri Paesi

Lo studio mostra come i Paesi a dare una risposta peggiore siano soprattutto quelli europei, con il Belgio in coda, dietro anche a Italia, Regno Unito e Spagna, ovvero gli stati europei con più decessi. La classifica finale redatta dall’Economist suddivide gli Stati in quattro gruppi in base al tipo di risposta: ottima, buona, giusta e scarsa. Ecco i punteggi finali assegnati sulla base dei fattori sopra elencati (ricordando che il minimo è 1 e il massimo 4):

Risposta ottima:

  • Nuova Zelanda 3,67
  • Germania 3,56
  • Austria 3,55
  • Australia 3,44
  • Danimarca 3,44
  • Norvegia 3,44
  • Islanda 3,44
  • Israele 3,44

Risposta buona:

  • Portogallo 3,22
  • Cile 3,11
  • Francia 3,11
  • Stati Uniti 3,11

Risposta giusta:

  • Giappone 2,89
  • Svizzera 2,89
  • Sud Corea 2,78
  • Svezia 2,56
  • Olanda 2,44

Risposta scarsa:

  • Regno Unito 2,22
  • Spagna 2,22
  • Italia 2,22
  • Belgio 2,11.
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