La rabbia del papà di Viviana Parisi: “Poteva essere trovata prima, ricerche superficiali”
"Dopo aver saputo dell'immagine del drone sono arrabbiato". Così, entrando in Procura Patti, il padre di Viviana Parisi, Luigino Parisi, aggiungendo che "le ricerche sono state molto superficiali". Provato dalla tragedia, Parisi ha fatto sapere attraverso i suoi legali, gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, di voler vedere chiaro nelle indagini sulla scomparsa di sua figlia Viviana e del nipotino Gioele, di quattro anni. Proprio ieri la procura di Patti ha diffuso una nota in cui afferma che il corpo di Viviana alla base del traliccio, nella posizione in cui è stato ritrovato l'8 agosto, era già stato ripreso dal drone che all'indomani della scomparsa aveva sorvolato i boschi di Caronia. A scovare l'immagine nei 16mila fotogrammi del drone dei vigili del fuoco è stato un esperto nominato dalla Procura.
"La famiglia vuole capire" ribadisce l'avvocato Gentile – e per questo nomineremo i nostri consulenti. C'è una dinamica che va ricostruita e speriamo che la medicina legale ci possa aiutare e darci risposte certe". "Vogliamo capire – spiega – e per questo nomineremo i nostri consulenti. C'è una dinamica che va ricostruita e speriamo che la medicina legale ci possa aiutare e darci risposte certe". Per oggi è fissata l'autopsia sui resti attribuito al piccolo Gioele Mondello ritrovati lo scorso 18 agosto a poca distanza dal corpo di Viviana Parisi. Domani, invece, verranno effettuati accertamenti irripetibili su alcune tracce biologiche campionate nell'auto di Viviana e il DNA estratto dal corpo della dj verrà comparato con quello dei familiari per confermare l'identità della donna. Anche quello estratto dai resti ossei attribuiti a Gioele verrà comparato con quello ricavato da un campione di saliva del padre,Daniele Mondello per avere la conferma dell'appartenenza dei resti.