La Punto di Filippo Turetta da domani sera in Italia per esame dei Ris di Parma
Arriverà domani sera in Italia la Fiat Punto usata da Filippo Turetta per fuggire all'estero dopo aver sequestrato e ucciso Giulia Cecchettin, 22 anni, che avrebbe dovuto discutere la sua tesi il 16 novembre scorso. L'automobile usata dallo studente per lasciare l'Italia è stata trattenuta dalle autorità tedesche dopo l'arresto avvenuto nei pressi di Lipsia, 5 giorni dopo il femminicidio della 22enne di Vigonovo. L'ex fidanzato di Cecchettin è stato portato in carcere in Germania e poi è stato estradato in Italia, dove attualmente si trova in carcere. L'automobile, nella quale è stato rinvenuto un cellulare e due coltelli da cucina, insieme a 300 euro in contanti, sarà analizzata dai Ris dei Carabinieri di Parma.
Si tratterà di una fase particolarmente delicata e importante dell’indagine. Si prenderanno in esame le tracce di sangue presenti sull’auto, utili per ricostruire con esattezza in termini forensi le modalità dell’aggressione di Turetta. L'accertamento servirà per capire quando sono state sferrate le coltellate alla studentessa.
Gli oggetti ritrovati nella Fiat Punto
All'interno dell'auto sarebbero stati trovati il coltello, con una lama di 12 centimetri che si ritiene sia l'arma usata per l'omicidio ed oggetti che fanno pensare alla premeditazione, quali i sacchetti di nylon neri, uguali a quelli trovati accanto al corpo della studentessa, e il nastro adesivo.
Gli investigatori potranno inoltre analizzare il cellulare rinvenuto nel veicolo, che potrebbe essere quello di Giulia. Il giorno in cui è previsto il rientro dell’auto di Turetta in Italia, si terrà anche un vertice tra polizia tedesca e austriaca.
Giulia Cecchettin aveva paura dell'ex fidanzato
La 22enne di Vigonovo avrebbe raccontato all'amica del cuore di aver avuto più volte paura dell'ex fidanzato. La giovane ha raccontato il tutto ai microfoni di "Chi l'ha visto?". "Mi aveva detto che Filippo aveva avuto una reazione spropositata quando lei non aveva voluto tornare con lui. Si era alzato e aveva sbattuto le mani sul tavolo. Giulia mi aveva detto di aver ringraziato di essere in mezzo agli altri, perché aveva avuto paura".