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La protesta delle ambulanze: il servizio sanitario italiano è a rischio

Anpas e Misericordie scendono in piazza per portare alla luce i tanti problemi che ostacolano il servizio di trasporto sanitario. A cominciare dall’addio al telepass gratuito e la scadenza della convenzione con Autostrade.
A cura di B. C.
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L'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (Anpas) e la Confederazione delle Misericordie D’Italia scenderanno in piazza giovedì 3 aprile "per protestare contro i troppi e nuovi vincoli imposti da istituzioni nazionali, enti locali, concessionarie pubbliche e private che stanno rendendo sempre più difficile il loro operato". L'annuncio arriva direttamente dei due enti che oggi garantiscono il 70% del soccorso sanitario nazionale ed è riportato su Vita.it. Il problema principale, come scrive il quotidiano online NelPaese.it, è l’imminente scadenza della convenzione con Autostrade per l’Italia per il rilascio di telepass gratuiti per le ambulanze: "Ci è stata proposta una formula a rimborso dietro presentazione di giustificativi. Dovremmo forse far fermare ai caselli le ambulanze che stanno facendo un servizio di emergenza?", chiede Roberto Trucchi, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie.

Ma il contratto in scadenza non è l'unico problema. C’è la questione telepass, il rinnovo di accordi con gli enti locali sull’affidamento dei servizi sanitari e sociali, la portata delle ambulanze, la definizione dei veicoli speciali, l’introduzione della patente di servizio per gli autisti soccorritori, il trasporto familiari su mezzi di soccorso, gli adeguati finanziamenti e una riforma della Legge 64 sul Servizio Civile Nazionale e della stabilizzazione del 5 per mille. "Un Governo che vuole viaggiare spedito, non può fermare le ambulanze del volontariato ‒ afferma il presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia Roberto Trucchi ‒. Oltre 4 mesi fa abbiamo interessato il Ministero dei Trasporti, incontrando anche direttamente il Ministro Lupi e il suo staff, ai quali abbiamo esposto questo e altri problemi sul trasporto sanitario. Il Ministro si era impegnato ad affrontarli rapidamente, soprattutto la questione Telepass, ma non è cambiato niente, nonostante i ripetuti solleciti".

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