La proposta dei pediatri: “Vaccino antinfluenzale obbligatorio per i bambini dai 6 ai 14 anni”
Vaccinare obbligatoriamente i bambini di età compresa tra i sei mesi e i 14 anni contro l'influenza per individuare tempestivamente eventuali casi di covid-19. La proposta arriva dalla Società Italiana di Medici Pediatri secondo sarebbe concreto il rischio che alla riapertura delle scuole, nel mese di settembre e nel pieno della cosiddetta “Fase 3”, possano esserci moltissimi giovani studenti affetti da coronavirus. In assenza di interventi specifici potrebbero essere i bambini i veri ‘untori’ ed è quindi indispensabile attivarsi proprio per loro.
Giuseppe Mele, presidente della Società Italiana di Medici Pediatri, ha dichiarato:“Con l’apertura delle scuole a settembre, raccomandata dalla maggior parte degli esperti, quindi ben oltre la cosiddetta ‘fase 2’, ci sarà una vera e propria rivoluzione nei contagi da Covid-19″. E ancora: "È del tutto evidente che in queste condizioni la riapertura delle scuole favorirà la diffusione del contagio tra i bambini che a loro volta lo riporteranno a casa con il rischio reale di un nuovo picco epidemico. Si tratta di capire dunque come intervenire nel merito, come gestire le distanze in classe e negli spazi comuni, decisioni fondamentali da prendere al più presto. Inoltre si deve aggiungere che in autunno inizia la diffusione delle normali patologie infettive stagionali, compresa l’influenza, che renderanno ulteriormente confusa e difficile la valutazione della situazione epidemiologica. Sarà quindi fondamentale fornire da subito tutti quegli strumenti che possano consentire una indagine sierologica, da confermare con il tampone, e, naturalmente attivarsi per essere in grado di distinguere da subito i sintomi da Covid-19 ‘leggeri’, tipici dei bambini, da quelli influenzali o para-influenzali".
Per questa ragione – spiega la Società Italiana di Medici Pediatri – "chiediamo l’obbligatorietà della vaccinazione antinfluenzale per i bambini da 6 mesi a 14 anni. Lo chiediamo ora, per settembre ottobre, quando normalmente viene emanata la circolare ministeriale che indica le fasce che dovranno essere interessate dalla vaccinazione. Avere la popolazione pediatrica vaccinata nella sua totalità significherà contribuire a comprendere, nel momento in cui si ripresenterà, chi avrà il virus del Covid-19. Questo significa agire sulla ‘patologia di comunità’. Un approccio completamente differente da quello utilizzato finora”.