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La prof la chiama “cicciona napoletana”, lei sviene dopo 10 giorni di digiuno

La ragazzina, offesa dagli insulti dell’insegnante, ha smesso di mangiare per dieci giorni fino a che ieri non è svenuta in classe. L’episodio nella scuola media Donatello ad Ancona, vittima una studentessa di 13 anni.
A cura di S. P.
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La professoressa parla di una studentessa di 13 anni chiamandola “cicciona di Napoli” e lei, di conseguenza, smette di mangiare fino a farsi del male. Smette di mangiare per dieci giorni dopo l’insulto della prof, arrivando a perdere una decina di chili, e finendo per avere un malore a scuola. L’episodio è avvenuto alla scuola media Donatella ad Ancona. Ieri la giovane studentessa è svenuta in classe, ha perso i sensi quando mancavano pochi minuti al suono della campanella d’uscita. La 13enne è stata portata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Salesi e poi mandata a casa, dove dovrà riposare. Furiosa, secondo quanto riporta Il Gazzettino, la mamma della ragazzina che ora denuncerà l’insegnante colpevole di aver parlato in quei termini di sua figlia. “È un fatto grave – così la mamma della studentessa -. Non ammetto un comportamento del genere da parte di educatori. Dopo qual fatto mia figlia è dimagrita quasi dieci chili”.

Ha perso dieci chili in dieci giorni – Secondo quanto ricostruito l’insegnante avrebbe usato l’espressione “cicciona di Napoli” in classe e la destinataria dell’insulto l’avrebbe inizialmente saputo parlando con la cugina e poi avrebbe chiesto conferma anche ad altre compagne di scuola. Una frase, che a quanto pare sarebbe stata effettivamente pronunciata dalla prof, che ha fatto cadere la giovane in una profonda depressione e che l’ha spinta a digiunare per giorni. Secondo sua madre fino a dieci giorni fa la figlia pesava 79 chili e 800 grammi, ora ne peserebbe 70. Avrebbe dunque perso circa dieci chili in appena una decina di giorni. Prima del malore di ieri la ragazzina aveva confidato quanto accaduto al vicepreside della scuola: “Una cosa inaudita – ha spiegato il professore – stavamo compiendo accertamenti. Non vorrei – ha sottolineato – che ci trovassimo di fronte a una battuta interpretata male”.

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