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Omicidio Giulia Cecchettin

La prof di Giulia Cecchettin: “Mi inviò la tesi di laurea il giorno della scomparsa. Era puntuale”

La prof che ha seguito Giulia Cecchettin nella preparazione della tesi di laurea: “Era una bravissima ragazza, una studentessa scrupolosa, precisa e attenta. Sabato 11 novembre alle 17.15 mi ha mandato la versione finale della tesi, con tutte le correzioni che le avevo chiesto di fare”.
A cura di Ida Artiaco
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"Giulia era una bravissima ragazza, una studentessa scrupolosa, precisa e attenta. Ha sempre fatto tutto quello che era richiesto. Si fermava per fare domande e rispettava le scadenze". Con queste parole Silvia Todros, la docente di Meccaniche dei materiali all'Università di Padova, ha ricordato Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne trovata morta sabato scorso, sette giorni dopo la denuncia di scomparsa insieme all'ex fidanzato Filippo Turetta.

Giulia giovedì scorso avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea, che aveva preparato proprio con la professoressa Todros, che la definisce in una intervista a La Stampa "determinata e puntuale, ci teneva". L'ultima volta che si sono sentite è stato l'11 novembre scorso, quando la ragazza è scomparsa dopo l'incontro con l'ex fidanzato.

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"Era proprio quel sabato. Il giorno in cui – lo abbiamo saputo successivamente – è stata uccisa. Alle 17.15 mi ha mandato la versione finale della tesi, con tutte le correzioni che le avevo chiesto di fare. Le ho risposto lunedì mattina: andava tutto bene. Poteva caricare il Pdf sul server dell'Ateneo. Solo qualche ora più tardi ho scoperto della denuncia di scomparsa e delle ricerche in corso", ha spiegato la prof, mentre su Filippo Turetta ha detto: "Nell’elenco degli studenti frequentanti c’è. Ma di lui non mi ricordo assolutamente".

La tesi di Giulia approfondiva l’utilizzo dei biomateriali per la sostituzione di parti della trachea perché, ha aggiunto la docente, "la necessità di utilizzare questi tessuti è aumentata in modo evidente durante la pandemia di Covid-19″. La laurea in ingegneria biomedica era però soltanto il primo passo per realizzare il suo vero sogno. Dopo la discussione della tesi avrebbe voluto trasferirsi a Reggio Emilia per la Scuola Internazionale di Comics, che aveva cominciato a frequentare dallo scorso ottobre. Aveva passato l’ammissione per il corso triennale di illustrazione e cullava "il sogno di intraprendere una carriera da disegnatrice", ha spiegato a Repubblica Jessica Ferreri, la direttrice di R2.

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