La poliziotta non vuole fare sesso, il pastore sardo detenuto le spara

Si sarebbe invaghito di quella poliziotta e al rifiuto di fare sesso con lui, detenuto, le ha sparato tre volte alla nuca, ferendola in maniera grave. Protagonista di questa storia di violenza è Costantino Carta, 56 anni, pastore sardo carcerato al Due Palazzi di Padova per l’omicidio dell’amante il 30 luglio 2006 a Ittiri, Sassari. La sua vittima è un’agente della polizia penitenziaria di 55 anni, padovana, di cui l’uomo avrebbe perso la testa dietro le sbarre. Ora andrà a processo per tentato omicidio.

I fatti risalgono all’11 giugno 2014. Quel giorno, secondo quanto testimoniato dalla donna, Carta, in permesso premio all'Oasi dei Padri Mercenari, le avrebbe telefonato per chiederle un passaggio dal centro commerciale Piazzagrande di Piove di Sacco all'Oasi, dove l’uomo lavorava durante le ore di libertà concesse dal tribunale di Sorveglianza come permesso premio. Una volta salito in macchina lui – sempre secondo la versione della poliziotta del Due Palazzi – avrebbe preteso un rapporto sessuale. Al suo rifiuto allora Carta avrebbe estratto la pistola. Per tranquillizzarlo l’agente avrebbe invitato il carcerato a casa sua, ma all’ennesimo “no” lui le avrebbero sparato con una pistola, riproduzione di una a salve, 6.35 modificata: tre colpi vanno a segno.

A quel punto è lo stesso Carta a portare la poliziotta all’ospedale "L'ho trovata così, in una pozza di sangue, a casa sua", riferisce il 56enne in pronto soccorso. Ma qualcosa non quadra. E medici e inquirenti riescono a ricostruire come sono andate realmente le cose. Gli agenti della Mobile trovano poi la pistola in un cassetto della cucina e i bossoli a terra. La donna, operata, ha sempre negato rapporti intimi, ma anche solo di amicizia, con il detenuto.