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La polizia senza gli etilometri: la metà è fuori uso, sicurezza stradale a rischio

Metà degli strumenti per a misurazione del tasso alcolemico dei conducenti sarebbero fermi e inutilizzabili in attesa della revisione annuale obbligatoria. Le forze dell’ordine sono così costrette a dimezzare i controlli in materia con conseguente rischio per la sicurezza stradale. L’allarme dell’Asaps.
A cura di B. C.
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Un etilometro su due in Italia è fuori uso. La denuncia arriva dall’Asaps, l’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale presieduta da Giordano Biserni, sempre attenta ai temi della sicurezza, secondo cui ci sarebbero centinai di apparecchi per la misurazione del tasso alcolemico dei conducenti fermi nei laboratori del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in attesa della revisione annuale obbligatoria per legge.  "Ci risulta anche – continua l'Asaps – che le Polizie locali da mesi sarebbero in forte penuria di strumenti, anche con interi territori sprovvisti o con un numero assai limitato che costringerebbe gli agenti a prestarsi l'etilometro o a richiedere un ausilio attraverso altri organi di polizia".

Sul sito dell’associazione si legge:

“Possono gli artificieri disinnescare ordigni senza strumentazioni idonee? Possono le forze dell’ordine svolgere una attività di prevenzione e anche di repressione in un momento in cui torna ad aumentare il parco veicolare e il traffico sulle strade ed autostrade in Italia? Quali azioni possono mettere in campo gli organi di polizia stradale di fronte ai nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali, se per accertare l’ebbrezza non si dispone di etilometri? Occorrerà riempire i Pronto Soccorsi cittadini per sottoporre ad esami migliaia di automobilisti prima di smaltire l’arretrato?” afferma il Presidente Giordano Biserni.

Da qui la proposta avanzata dal presidente dell'Asaps al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: "acquisire numeri certi sugli etilometri fermi, aumentare il numero degli addetti alle revisioni periodiche e acquistare nuove apparecchiature oltre a prendere in considerazione la possibilità di modificare il decreto ministeriale che permetta una revisione biennale”.

Anche se in Italia i numeri degli incidenti legati all’alcol non si sanno, come spiega a Repubblica l’Asaps:

“Nel 2015 non è stato possibile sapere con certezza il numero di incidenti alcol-correlati perché l’Istat ha eliminato già da tempo questo importante resoconto. Numeri ufficiali non ve ne sono. Ci sono però i dati del nostro Osservatorio sulla Pirateria stradale che dà un indicazione pari a oltre il 23% degli episodi mortali registrati nei primi 8 mesi del 2016″.

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