La politica, il nuovo lavoro e il divorzio: chi era Nicoleta Rotaru, uccisa dal marito che simulò un suicidio
Prima di essere uccisa un anno fa tra la camera da letto e il bagno della casa che condivideva con l'ex marito, Nicoleta Rotaru aveva dovuto mettere il punto davanti ai giudici a quel matrimonio fatto di manipolazione, violenza, controllo e gelosia. Stanca dei soprusi, aveva deciso di divorziare da Erik Zorzi, in carcere a un anno dal delitto che inizialmente era stato bollato come suicidio.
Nicoleta, 39 anni, non si sarebbe però mai tolta spontaneamente la vita. A dirlo sono stati anche i vicini di casa, sicuri del fatto che Rotaru fosse entusiasta all'idea di trasferirsi in una nuova casa con le due figlie di 8 e 13 anni. Quel momento sarebbe arrivato presto e lei condivideva la sua gioia con chiunque si fermasse a parlarle: ad agosto, di ritorno dalle vacanze, avrebbe finalmente ottenuto il contratto a tempo indeterminato sul posto di lavoro e così avrebbe potuto trovare un nuovo appartamento per sé e le sue bambine.
Da tempo la donna stava cercando di allontanarsi dal camionista 42enne con il quale aveva avuto due figlie e finalmente, due anni prima del delitto, era arrivato il divorzio. Quelle carte firmate, però, non erano bastate, perché le difficoltà di una giovane madre con un impiego precario non le avevano permesso di trovare un'altra sistemazione e così aveva dovuto rimanere nella casa di proprietà della famiglia dell'ex partner.
L'inferno però sembrava in procinto di finire e questo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, preoccupava l'ex marito 42enne della vittima. L'uomo era arrivato a minacciarla di morte qualora avesse deciso di trasferirsi insieme alle due figliolette e al nuovo fidanzato, spesso oggetto di discussione in casa.
L'impegno in politica per Abano
Nel 2017, Nicoleta aveva deciso di entrare in politica con Michele Di Bari, fondatore della lista CambiAbano in vista delle elzioni amministrative nel comune di Abano Terme che proprio il quel periodo stava cercando di riemergere da uno scandalo di tangenti e corruzione che aveva portato in cella l'allora sindaco. Anche in quell'occasione, ricorda Di Bari, Zorzi aveva provato ad ostacolare la moglie. "Non fu facile per lei – ricorda Di Bari -. Avevamo capito che lui la controllava e che era violento, ma mai avremmo immaginato tanto. Ricordo che al termine di una riunione lui si presentò da me stringendomi forte la mano, mi guardò negli occhi e disse: ‘Spero che quello che fate porti a qualcosa perché Nicoleta passa molto tempo fuori casa'. Era la prima volta che lo vedevo, ho capito subito che non era contento dell'impegno della moglie".
La 39enne non era riuscita a reggere l'ossessione dell'ex marito e a un certo punto, durante la campagna elettorale, aveva deciso di rinunciare alla corsa. "Ho problemi a casa" aveva detto a Di Bari prima di chiedergli di essere messa "da parte" nel progetto della lista. "Non potevo toglierla, ormai le votazioni erano vicine, ma le dissi che non doveva preoccuparsi e che l'avremmo aiutata".
Le liti con il marito
Dopo quella breve esperienza in politica, Nicoleta era tornata a fare la vita di sempre tra lavoro e figli. Le liti con il marito, poi divenuto ex, non si erano mai sedate: negli anni le forze dell'ordine si sono recate spesso a casa di Zorzi, chiamate dai vicini allarmati dalle urla.
"Prima che vi fossero le elezioni – ricorda Di Bari – lui mi chiamò a telefono intimandomi di togliere le foto di sua moglie dai social, avevamo fatto dei video promozionali e c'era anche lei. Stavano andando molto bene, io mi sono arrabbiato con lui e gli ho intimato di cancellare il mio numero e di non farsi più sentire. Gli dissi che se Nicoleta voleva essere tolta dai social, allora mi avrebbe chiamato lei. Poco dopo mi è arrivata la stessa richiesta da parte di Nicoleta e a quel punto ho eseguito".
Quell'accesa lite tra l'ex marito e Di Bari aveva segnato la fine della carriera della 39enne nella politica locale. Dal 2017, lei era riuscita a trovare un lavoro, che presto avrebbe dovuto darle un contratto a tempo indeterminato, ed era riuscita a divorziare dal 42enne con il quale però continuava a vivere per necessità.
In quel lasso di tempo, Nicoleta aveva anche ritrovato l'amore e sperava di poter presto andare a vivere per conto proprio insieme alle figlie minorenni per godersi la storia con il nuovo fidanzato.