La pastiera napoletana copiata dalla Melegatti, sul web si accende la polemica
La pastiera, il tipico dolce pasquale campano, ora grazie alla veronese Melegatti potrà essere acquistata nelle comode scatole come avviene con colombe e panettoni. Notizia che non ha fatto piacere a tanti napoletani, orgogliosi del loro dolce tipico e della sua particolarità e originalità. Sono in molti a sottolineare che quella prodotta dall’azienda veronese non è altro che un nuovo “pezzotto”, in pratica una brutta copia della pastiera tradizionale. La polemica intanto ha preso piede sul web e su Facebook è nato anche una pagina, “Diciamo No alla Pastiera Melegatti”. “La pastiera napoletana (o più semplicemente pastiera) è uno dei capisaldi della tradizionale cucina campana. Diciamo NO a chi specula sul suo nome!” scrivono sulla pagina del social network i promotori dell'iniziativa. Ai detrattori del dolce prodotto dalla Melegatti è bastato guardare l’immagine sulla scatola che rappresenta un dolce lontano anni luce dalla dolcissima pastiera. C’è chi ricorda che ormai è diventato comune utilizzare il nome di prodotti tipici campani per produrre qualcosa di diverso e trarre in inganno i consumatori.
Inviti al boicottaggio – Il dolce, che secondo la leggenda fu realizzato con i doni regalati alla Sirena Partenope da sette fanciulle e donato dagli dei ai napoletani, non può prescindere da alcuni ingredienti base anche se ci sono piccole varianti locali. Per questo i napoletani non accettano che la pastiera possa essere trasformata in qualcosa di diverso che va a minare la sua autenticità. La polemica continua tutt'ora anche su twitter dove sono numerosi i fotomontaggi di assurde pastiere. Mentre tanti invitano al boicottaggio, però molti altri spiegano la differenza tra la pastiera napoletana e quella Melegatti, invitando soprattutto i consumatori del nord a non cadere nel tranello.