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La no vax Silvana De Mari: “Anche Gandalf è stato sospeso dall’Ordine degli Stregoni”

Così Silvana De Mari, dottoressa no vax, ha commentato la sospensione che le è stata inflitta dall’Ordine dei Medici: “Anche Gandalf è stato sospeso dall’Ordine degli Stregoni. Quando l’oscurità invade il mondo i bravi non cedono. Quando l’angelo della morte arriverà potrò guardarlo in faccia e non abbasserò lo sguardo”.
A cura di Davide Falcioni
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Silvana De Mari, chirurgo e psicoterapeuta diventata  negli ultimi mesi uno dei punti di riferimento della galassia no vax, è stata sospesa ieri dall'Ordine dei Medici di Torino per l’inosservanza dell’obbligo vaccinale previsto dalla legge. Come ha preso De Mari la sanzione dell'Ordine torinese? In un filmato pubblicato sulla sua pagina Facebook e in una serie di post sul suo blog e su Twitter la dottoressa ha ironizzato paragonando l'Ordine dei Medici all'"Ordine degli Stregoni" o a quello degli scacchi: "Non mi hanno fatto nessun danno perché tanto sono in pensione. Ma ci sono tanti scacchisti dolorosi che stanno affrontando problemi drammatici pur di non subire nel loro corpo qualcosa che non vogliono. Erano i migliori scacchisti e sono fiera di far parte di quel numero". De Mari ha poi rincarato la dose: "Anche Gandalf è stato sospeso dall’Ordine degli Stregoni. Quando l’oscurità invade il mondo i bravi non cedono. Quando l’angelo della morte arriverà potrò guardarlo in faccia e non abbasserò lo sguardo. Come Cirano de Bergerac porterò a Dio immacolato il mio pennacchio bianco".

Silvana De Mari, 68 anni, è nata in provincia di Caserta e si è specializzata in chirurgia generale e in psicologia cognitiva, praticando la professione di chirurgo in Italia e in Africa; attualmente si occupa di psicoterapia. De Mari è nota per le sue posizioni convintamente anti vacciniste e solo due giorni fa sponsorizzava sui social network il convegno organizzato dalla Lega al Senato in cui sono state promosse presunte cure domiciliari anti-Covid, tra cui l’ivermectina e l’idrossiclorochina, farmaci già giudicati inefficaci dalla comunità scientifica internazionale nel contrasto del Covid-19. Tre anni fa la dottoressa è stata condannata a 1500 euro di multa per le frasi contro l’associazionismo LGBTQ+. In seguito arrivò anche a dire che gli omosessuali sono persone "da curare".

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