63 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
News su migranti e sbarchi in Italia

Barca a vela si rovescia nel Mar Ionio, 66 migranti dispersi vicino alla costa della Calabria

In Calabria, nel Mar Ionio, si è rovesciata una barca a vela: sarebbero 66 le persone disperse, tra cui 26 bambini. La nave Nadir, dell’ong Resqship, ha tratto in salvo 51 persone su una barca di legno. All’interno dello scafo c’erano 10 migranti morti. “La ‘Fortezza Europa’ uccide”, ha scritto sui social l’ong tedesca.
A cura di Annalisa Cangemi
63 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Un'altra tragedia del Mediterraneo. Sarebbero 66 le persone migranti che risultano disperse a causa del ribaltamento, a circa 120 miglia dalla costa della Calabria, della barca a vela sulla quale viaggiavano.

In soccorso dell'imbarcazione è giunto un mercantile che ha trasferito successivamente i 12 migranti superstiti su un'unità della Guardia costiera che è poi approdata a Roccella Ionica. In porto è arrivato anche il cadavere di una donna morta dopo essere finita in mare. Shakilla Mohammadi, mediatrice interculturale di Medici Senza Frontiere a Roccella Jonica che era al porto durante lo sbarco, ha detto di aver parlato "con un ragazzo che ha perso la sua fidanzata". I superstiti avrebbero parlato di "66 persone disperse, tra cui almeno 26 bambini, anche di pochi mesi. Intere famiglie dell'Afghanistan sarebbero morte. Sono partiti dalla Turchia 8 giorni fa e da 3 o 4 giorni imbarcavano acqua. Ci hanno detto che viaggiavano senza salvagente e che alcune imbarcazioni non si sono fermate per aiutarli".

Tra le 12 persone giunte a Roccella Ionica c'è anche una donna in stato di gravidanza. Di quanto è accaduto è stata informata la Procura della Repubblica di Locri, che sta coordinando l'attività investigativa. Sono state attivate le ricerche delle persone disperse – coinvolgendo  due motovedette della Guardia costiera e un aereo – ma, al momento, non ne è stata recuperata nessuna.

Nave Nadir recupera 61 migranti in mare: 10 sono già morti

Lo ha denunciato la ong Resqship, sui suoi profili social. La nave Nadir è riuscita a portare in salvo da un barca 51 persone, ma per altre 10 i soccorsi sono arrivati troppo tardi: dieci morti sono stati trovati nello scafo di una barca in legno. "A bordo complessivamente – spiega la ong Resqship – c'erano 61 migranti: 51 sono stati evacuati, due dei quali privi di sensi: altri 10 sono stati trovati senza vita nel ponte inferiore della barca". Il team della ong è intervenuto anche con un'ascia per rompere lo scafo ed entrare all'interno del barcone.

"I nostri pensieri sono con le vittime e le persone in lutto. Siamo arrabbiati e tristi. La ‘Fortezza Europa' uccide", è l'accusa della ong tedesca Resqship su X. Domenica sera Nadir aveva prestato soccorso a un'imbarcazione in pericolo segnalata da Alarmphone. "La barca sovraffollata – ha scritto la Ong – aveva subito un guasto al motore e si trovava in una situazione critica. Il nostro equipaggio è intervenuto immediatamente e ha fornito alle 62 persone a bordo le attrezzature di soccorso necessarie per garantire la loro sicurezza". La barca era partita dalla Libia ed era in viaggio da alcuni giorni. "D'intesa con le autorità competenti, la barca è stata trainata verso Lampedusa. Il nostro equipaggio ha eseguito l'operazione e ha rimorchiato la barca in sicurezza per tutta la notte. In mattinata è arrivata la guardia costiera italiana e ha prelevato le persone a bordo".

Ancora sbarchi a Lampedusa

Ancora sbarchi sull'isola di Lampedusa dove, nella notte, sono arrivati complessivamente 173 migranti, a bordo di tre imbarcazioni. Sulla prima, c'erano 103 persone, compresi due minorenni, tra bengalesi, sudanesi, siriani ed egiziani che hanno detto di essere partiti da Zawia in Libia. Stesso posto da dove sono salpati i 27 migranti, compresi due minorenni e quattro donne, che erano su un barchino di 6 metri soccorso dalla Cp319. I 43 bengalesi ed egiziani che erano sul natante di 9 metri hanno invece preso il largo da Garabulli, sempre in Libia. Tutte le persone sono state trasferite all'hotspot dell'isola che ospita al momento 308 migrati. Per oggi la prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di almeno 150 persone a bordo del traghetto per Porto Empedocle.

Unhcr: "Quasi 5 morti al giorno nel Mediterraneo dal 2024"

L’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, l’Oim, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, hanno espresso il loro "profondo cordoglio per le decine di vittime di due nuovi incidenti nel Mediterraneo, la cui notizia è arrivata oggi con il salvataggio dei sopravvissuti". Secondo le organizzazioni se i dati su questi incidenti dovessero essere confermati, "il numero dei morti e dispersi nel Mediterraneo centrale salirebbe a oltre 800, una media di quasi 5 morti e dispersi al giorno dall’inizio dell’anno".

"Questi ennesimi incidenti generano un senso di profonda frustrazione per i ripetuti appelli inascoltati a potenziare risorse e capacità per le operazioni di ricerca e soccorso in mare a supporto della Guardia Costiera Italiana. Ogni naufragio rappresenta un fallimento collettivo, un segno tangibile dell'incapacità degli Stati di proteggere le persone più vulnerabili", si legge nel comunicato diffuso dall'Unicef.

"A tre giorni dalla Giornata Mondiale del Rifugiato con la quale si ricorda il dramma di 120 milioni di persone costrette a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni,questi nuovi incidenti in mare, che coinvolgono rifugiati e migranti, risultano quanto mai inaccettabili. Oltre alla necessità urgente di un sostegno europeo alle operazioni di ricerca e soccorso, è fondamentale – sottolineano – promuovere un più ampio accesso a percorsi sicuri e regolari nell’Unione Europea per le persone migranti e rifugiati, affinché non siano costrette a rischiare la vita in mare".

63 CONDIVISIONI
873 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views