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La nave Alan Kurdi verso la Sicilia con 150 migranti a bordo: “Abbiamo bisogno di cibo e medicine”

La nave Alan Kurdi dell’ONG tedesca Sea Eye si sta dirigendo verso la Sicilia per cercare riparo dal maltempo previsto per le prossime ore. Sulla nave ci sono 150 naufraghi. L’Ong attacca. “Non abbiamo ricevuto né cibo, né medicine, né carburante dall’Italia”.
A cura di Davide Falcioni
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La nave Alan Kurdi dell'ONG tedesca Sea Eye si sta dirigendo verso la Sicilia per cercare riparo dal maltempo in previsto per le prossime ore. "Abbiamo informato le autorità tedesche di questa decisione", ha spiegato il comandante. Sulla nave ci sono 150 migranti recuperati e uno di loro è stato evacuato nella notte tra giovedì e venerdì da una motovedetta  della guardia costiera italiana. La nave si trova a sud della Sicilia senza il permesso di sbarcare né in Italia né a Malta. "Non abbiamo ricevuto né cibo, né medicine, né carburante dall’Italia", accusa la ong tedesca Sea Eye.

Il centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano (Mrcc), informa Sea Eye, "ha rifiutato la richiesta del capitano della Alan Kurdi Bärbel Beuse di cibo, medicine e carburante, dicendo che le motovedette per questo trasporto non erano disponibili a Lampedusa e Linosa. L'Italia ha indicato di rivolgersi a Malta che ha risposto di non essere disponibile ad aiutare. E la situazione a bordo sta peggiorando, perché la nave non è adatta per la sistemazione permanente di 150 persone. Avremo bisogno di cibo entro le prossime 48 ore, dice il capitano".    Neanche il Centro di coordinamento marittimo tedesco (Mrcc diBrema), prosegue Sea Eye, si è detto disponibile ad intervenire per la nave battente bandiera tedesca. Così la Alan Kurdi si sta dirigendo verso la costa nordoccidentale della Sicilia per cercare rifugio.

Nei giorni scorsi il governo ha approvato un decreto interministeriale dichiarando l'Italia un porto non sicuro per tutto il periodo dell'emergenza coronavirus. "Per l'intero periodo di durata dell'emergenza sanitaria nazionale, derivante dalla diffusione del virus Covid-19, i porti italiani non assicurano i necessari requisiti per la classificazione e definizione di Place of Safety (luogo sicuro), in virtù di quanto previsto dalla Convenzione di Amburgo, sulla ricerca e il salvataggio marittimo, per i casi di soccorso effettuati da parte di unità navali battenti bandiera straniera al di fuori dell'area Sar italiana", è il testo del provvedimento firmato dalla ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il ministro della Salute, Roberto Speranza. La norma, di fatto, impedisce l'attracco nei porti italiani delle navi delle ONG cariche di migranti.

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