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La morte di Riccardo Magherini e le telefonate dei soccorsi

La ricostruzione delle chiamate tra Forze dell’ordine e 118 nella notte che l’ex calciatore è deceduto per strada dopo essere stato arrestato.
A cura di A. P.
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Nuovi particolari emergono dagli atti dell’inchiesta sugli ultimi istanti di vita di Riccardo Magherini, l’ex calciatore morto nel marzo scorso a Firenze al culmine di un attacco di panico, dopo essere stato arrestato dai carabinieri. Nei momenti precedenti alla morte di Magherini si sono susseguite una serie di telefonate fra carabinieri e 118 nell'arco di cinquanta minuti e l'ex calciatore è rimasto a terra senza cure per circa venti minuti. Quelle conversazioni registrate rappresentato un elemento fondamentale per la ricostruzione dei fatti di quella nottata. Dopo aver preso a spallate i vetri di due pizzerie in Borgo San Frediano, Magherini continuava a urlare frasi senza senso in strada, così qualcuno chiama i carabinieri che arrivano sul posto e lo immobilizzano non senza fatica per le resistente dell'uomo che è in evidente stato di alterazione psicofisica. I militari dell'Arma chiamano per la prima volta il 118 all'1.21 chiedendo l'intervento di un'ambulanza per sedare l'uomo "completamente di fuori, a petto nudo, che urla". Pochi minuti dopo gli stessi carabinieri sollecitano  la centrale del 118 perché sentono le sirene dell’ambulanza ma non la vedono, riferendo che Magherini "fa come un matto".

Le telefonate – Arrivata sul posto all’1,32 l'ambulanza del 118 contatta la sede della Croce Rossa annunciando di essere sul posto e spiegando che l’uomo "ha reagito in maniera violenta, gli sono addosso in due per tenerlo fermo e vogliono il medico". Il medico infatti è necessario per sedare l’arrestato. In quei momenti alcuni testimoni raccontano che Magherini è già a terra immobile ma nessuno lo soccorre. Recependo l'avviso dell'ambulanza sul posto, all’1,35 la centrale del 118 contatta l’automedica e l'operatrice scherza: "Ci vogliono due uomini forti, c’è uno che ha tirato le manette a un carabiniere, freddo non gli prende perché c’ha due carabinieri sopra".  All’1.44 il medico arriva sul posto ma quando si avvicina si accorge immediatamente che Magherini non respira e iniziano così le manovre di rianimazione. Non ci sono più comunicazioni per circa mezz'ora fino a quando alle 2.12 il medico contatta con urgenza la centrale e avverte: "Ragazzo trovato immobilizzato, girato, in Acr (Arresto cardio respiratorio). Sto massaggiando, sono per la strada. Io direi di metterlo sopra e tu avvisi Santa Maria Nuova: arrivo massaggiando paziente in Acr". L’operatrice chiede: "Anni?". "Una trentina", risponde il medico. "Madonna, ma ha preso roba, questo?", chiede ancora l'operatrice. Il medico risponde: "Adesso fai così, poi ne parliamo".

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