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Morte di Dora Lagreca a Potenza

La morte di Dora Lagreca, 3 anni dopo le nuove consulenze: i dubbi sui racconti del fidanzato

Dora Lagreca sarebbe caduta dal quarto piano dello stabile dove viveva il fidanzato a Potenza nella notte del 9 ottobre 2021 parallelamente al numero del fabbricato. Tre anni dopo la morte della 30enne di Montesano sulla Marcellana, l’avvocato che segue la famiglia ha commentato quanto emerso dalle nuove consulenze fisico-balistiche e medico-legali disposte sul caso. “Se è vero che non ci fu la spinta, non ci fu neanche suicidio”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il 9 ottobre del 2021 moriva Dora Lagreca, 29enne originaria della provincia di Salerno, deceduta in circostanze ancora da chiarire nell'abitazione di Potenza dove viveva il fidanzato. La 29enne, dopo una serata trascorsa con il partner in compagnia di alcuni amici, è caduta dal quarto piano dello stabile nel quale alloggiava. La giovane è precipitata nel vuoto senza vestiti addosso, secondo il fidanzato lanciandosi volontariamente dal cornicione della terrazza dopo una discussione avvenuta poco prima che la donna andasse a fare la doccia.

Un'opposizione all'archiviazione del caso e una proroga delle indagini dopo, sono state disposte due consulenze sulla morte della 29enne, una di tipo fisico balistica e l'altra medico legale. Entrambe, stando a quanto confermato anche a Fanpage.it dall'avvocato della famiglia, Renivaldo Lagreca, attestano che la giovane sia caduta "a candela", ossia senza slancio e parallela al muro del fabbricato. Non vi sarebbe stata quindi una spinta da parte del fidanzato, Antonio Capasso, indagato per istigazione al suicidio, ma neppure un tuffo per un gesto volontario

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"Lo abbiamo detto in tutte le salse e i nostri consulenti lo hanno sempre sostenuto: Dora è caduta a candela. Questo rende ancora più difficile capire cosa sia successo perché se è vero che non c'è stata alcuna spinta, non c'è stato neanche alcun tuffo dal quarto piano. Le dichiarazioni di Capasso non corrispondono a quanto accertato dalle indagini – ha sottolineato l'avvocato della famiglia -. Ha cambiato 4 versioni dalla notte della morte di Dora e nessuna combacia con quanto accertato dai periti".

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"Resta anche da capire – ha continuato il legale intervistato da Fanpage.it – come abbia fatto la ragazza a salire su un muretto di spalle e a cadere in quel modo al suolo. Se c'è stato un incidente, perché Capasso non lo ha detto? Perché continua a non dirlo anche in questi anni di silenzio assordante con la famiglia?".

Sulla caduta a candela insiste anche la consulenza medico legale, che secondo l'avvocato Lagreca raggiunge le stesse conclusioni di quella fisico-balistica. "Stiamo studiando il resoconto delle consulenze – ha spiegato in conclusione -. Constatiamo che ci sono voluti due anni per confermare quello che noi diciamo dall'inizio, ovviamente. Vogliamo capire però ora come si sia arrivati a quella caduta. Se c'è stato un incidente, ci sarebbe da coinvolgere anche la proprietà dell'immobile che ad oggi non è stata minimamente citata".

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