La moglie del capotreno accoltellato a Genova: “Quando esce ho paura, la sua foto a terra mi ha fatto male”
"Sono ancora KO per lo spavento, ma ci teniamo a ringraziare tutti. In tantissimi ci sono stati vicini in ogni modo. Non avrei pensato fino a qualche anno fa che essere la moglie di un capotreno fosse a tratti pieno di palpitazioni, da un po' non sono tranquilla quando lo vedo uscire di casa". A scrivere è Daniela, la moglie di Rosario Ventura, il capotreno accoltellato ieri a Genova da due giovani senza biglietto di viaggio. Il ferroviere ha rimediato ferite che guariranno in due settimane.
"Non mi sento tranquilla quando lo vedo uscire di casa – scrive Daniela – ma cerco di non trasmettergli troppo la mia ansia. Quando lo vedo tornare la sera mi dà estrema pace. Poi c'è lui che ringrazia da sempre di aver trovato ‘un posto d'oro' in questi tempi precari nel mondo del lavoro. Il più delle volte si alza alle 3 del mattino senza un lamento, mette la sua divisa e va a lavorare".
"Non si tira indietro davanti alle ore di straordinario – scrive la donna -. Non conosce la parola ‘mutua' anche grazie alla salute che per ora ci ha aiutato abbastanza". Daniela descrive un uomo ligio al dovere, abituato alla fatica e grato per un posto di lavoro sicuro. "Fa quello che gli è stato insegnato dal padre in polizia e quello che ho visto fare anche da mio padre – continua la moglie del capotreno accoltellato -. Arriva stanco a casa, ma felice. Io un po' ‘lo invidio', anche se la mia è un'invidia buona, certo: è realizzato, soddisfatto, va d'accordo con i colleghi e non fa mancare niente a me e ai nostri figli. Io che nel mio piccolo faccio tanto, vorrei avere ancora un lavoro tutto mio che amavo molto per togliere a lui un po' di carico. Purtroppo non mi è possibile da tanti anni, per via della salute dei miei genitori che sono completamente da accudire".
"Quello di mio marito è un bel lavoro, economicamente sicuro, ma violato e deturpato dalla violenza che ci circonda e dal non rispetto verso chi porta una divisa, si sveglia presto al mattino e fa il suo dovere. Oggi vedere quella foto di lui a terra è stato devastante per me e per i miei figli. Incassiamo le ferite nel corpo e un po' nell'anima, ma possiamo dire che passerà.
Sulla violenza che spesso costituisce una minaccia per chi lavora a bordo dei treni, Daniela afferma: "Deve finire tutto questo…non so come, ma vorrei aspettare mio marito rientrare a casa senza più batticuore".