Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di Stefano, un nostro lettore che interviene sul tema lavoro. Come il 38enne Marco, anche lui per 17 anni ha lavorato in ristoranti di lusso al Sud, poi non appena ha ricevuto una chiamata dalle scuole al Nord "siamo letteralmente fuggiti, dalla notte al giorno, senza pensarci". "Passavamo tutto questo tempo al giorno in piedi, vestiti con giacche e cravatte per molte ore sotto il sole anche a 45 gradi. Mia moglie ha avuto alcune vertebre schiacciate da questo lavoro, io anche ho cominciato a rovinarmi schiena", ci racconta.
Ciao a tutti,
mi chiamo Stefano e anche io, come molti del Sud sono emigrato al Nord per lavoro. Ho lavorato per 17 anni come cameriere nella mia città di origine, Canosa di Puglia, in ristoranti di lusso in cui si svolgevano grandi eventi come matrimoni e comunioni.
La Puglia è ricca di queste aziende, sono strutture che ostentano uno sfarzo incredibile, ma dietro le loro facciate si consumano drammi umani di lavoratori sfruttati che fanno venire i brividi.
Noi lavoravamo per i matrimoni dalle 9:00 alle 23:00 tutti i giorni tranne uno e mezzo a settimana per 1250 euro al mese per un totale di 75 ore settimanali e per un compenso di 3,7 euro l'ora.
Tutto questo senza ferie pagate e con tutti i compensi accessori calcolati sulla base di 40 ore e quindi ridotte. Il lavoro si svolgeva per sei mesi in primavera ed estate.
Passavamo tutto questo tempo al giorno in piedi, vestiti con giacche e cravatte per molte ore sotto il sole anche a 45 gradi. Mia moglie ha avuto alcune vertebre schiacciate da questo lavoro, io anche ho cominciato a rovinarmi la schiena.
Poi per fortuna ho ricevuto una chiamata da scuola, al Nord, e siamo letteralmente fuggiti, dalla notte al giorno, senza pensarci. A noi è andata bene, sembrerà assurdo, ma c'è anche chi ha perso la vita per questo.
Finalmente si parla di queste storie, finalmente qualcuno si interessa.
Avrei da raccontare mille episodi, di sudditanza, di ricatti giornalieri, di vessazioni e corruzione, di propaganda politica, all'interno di queste aziende perché le paghe basse e gli orari assurdi sono solo la punta dell'iceberg.
Sotto c'è molto di più. Bisogna tirare fuori tutto.
Grazie e un saluto