La “marcia dei 200 passi” per Maria e Delia: fiori e candele per le vittime del massacro di Naro
La marcia dei 200 passi: così è stato definito il momento di raccoglimento organizzato per questa sera a Naro, in Sicilia, in ricordo di Maria Rus e Delia Zarniscu, le due donne romene uccise brutalmente la settimana scorsa.
I presenti si sono riuniti per un momento di silenzio in piazza Cesare Battisti, davanti la chiesa di Sant’Erasmo, tra via Vinci e vicolo Avenia, laddove sono avvenuti i due omicidi. Sono stati lasciati fiori e candele davanti alle porte delle case delle due donne, che da tempo ormai vivevano a Naro. Due case vicine, nello stesso quartiere, distanti appunto circa 200 passi.
“Dimostriamo l’affetto e la solidarietà alle famiglie di Maria e Delia – le parole della sindaca di Naro, Maria Grazia Brandara, che ha voluto la marcia di questa sera per ricordare le vittime e lanciare un messaggio contro la violenza sulle donne – per noi non sono morte due rumene ma sono morte due donne cittadine di Naro”. Presente alla marcia anche il Console della Romania Carmen Axenie.
Fissati i funerali delle due donne uccise a Naro
Sono intanto stati fissati i funerali delle due donne. Domani, alle 17,30, nella chiesa di Sant'Erasmo, verranno officiate le esequie della 58enne Delia Zarniscu, che era cattolica. La salma della donna resterà a Naro e verrà tumulata nel cimitero cittadino.
Lunedì invece, alle ore 15,30, nella Casa del commiato "Ferraro", verrà dato l’ultimo saluto alla 55enne Maria Rus che verrà poi seppellita in Romania dove riposa la salma di una figlioletta che la donna aveva perso. La comunità romena di Naro e Canicattì in questi giorni sta contribuendo economicamente per sostenere le spese.
Massacrate dopo aver respinto le avances del killer
Le due donne assassinate nella notte tra giovedì e venerdì scorso nelle loro rispettive abitazioni sarebbero state massacrate dopo avere respinto "un approccio sessuale" da parte del presunto assassino, un giovane loro connazionale che è stato fermato poche ore dopo i delitti. L’uomo è accusato di duplice omicidio e vilipendio di cadavere.
Secondo quanto ricostruito dal Procuratore aggiunto Salvatore Vella che coordina l'inchiesta, il presunto killer di Maria e Delia avrebbe cenato a casa di Zarniscu con un amico 52enne. Dopo le prime avances la donna lo avrebbe allontanato e lui, da solo, avrebbe raggiunto l'altra vittima. Maria Rus era sola in casa.
Prima l'avrebbe picchiata e poi le avrebbe dato fuoco. A quel punto sarebbe tornato a casa della prima vittima e l'avrebbe massacrata con vari oggetti fino a ucciderla.