video suggerito
video suggerito

La mamma di Federico Aldrovandi chiude il profilo Facebook

“Torno a essere mamma privata. Mio figlio ha moltissime voci che ringrazio una per una” ha scritto Patrizia Moretti sempre sul social network, dalla pagina intitolata al figlio morto nel 2009, in un caso che ha portato alla condanna di quattro poliziotti.
A cura di B. C.
43 CONDIVISIONI
Immagine

Patrizia Moretti lascia Facebook. La madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo morto a Ferrara nel 2009, un caso che ha portato alla condanna di quattro poliziotti scrive: ”Ho chiuso l’account perché tutto è già stato detto. Le sentenze sono definitive. Chi vuol capire ha capito. Agli altri addio. Io torno ad essere mamma privata”, si legge in un messaggio nella pagina del social network dalla quale dalla sera del 2 gennaio 2006 la donna ha cominciato raccontare la drammatica vicenda del figlio. “Federico adesso ha moltissime voci che ringrazio una per una. L'Associazione prosegue sulla strada di Federico e su questa pagina. Ciao", conclude la Moretti.  Segue un commento: "Come associazione ci auguriamo che Patrizia possa alleggerire la sua vita passando il testimone a chi ha capito che la lotta della famiglia Aldrovandi è la lotta di tutti. Grazie a tutti, siete preziosi".

Aldrovandi e la battaglia di mamma Patrizia

Federico Aldrovandi, è morto a Ferrara nel 2005, all’età di 18 anni durante un controllo di polizia effettuato da quattro agenti che sono stati condannati in via definitiva per omicidio colposo. Il ragazzo fu ripetutamente da calci e manganellate, mentre stava tornando a casa dopo una serata passata con gli amici. Nel corso di questi anni Patrizia Moretti ha dovuto affrontare diverse amarezze. Come il 27 marzo 2013, quando a Ferrara, una ventina di poliziotti del Coisp, un sindacato di polizia, avevano organizzato un presidio di solidarietà per i poliziotti condannati. E proprio sotto la finestra dell’ufficio della mamma di Federico. Nei giorni scorsi è scattato il sequestro conservativo di 1/5 dello stipendio e dei beni, a copertura di 1 milione 870 mila euro, contro i quattro agenti.

43 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views