La mamma di Chris, il ragazzo investito e ucciso a Verona: “Lo hanno lasciato morire come un cane”
"Mio figlio era buono, era buono. Non doveva morire in quel modo. Lasciato a terra come un cane": è una donna disperata la madre di Chris Obeng Abom, il ragazzo investito e ucciso a San Vito di Negrar (Verona), da un 39enne che non si è fermato a prestare soccorso.
Il minore, che ancora non aveva compiuto 14 anni, secondo i medici poteva salvarsi se fosse stato soccorso subito dopo l’incidente. La morte è sopraggiunta per "arresto cardiaco da ipossia". Fosse stato soccorso immediatamente, secondo quanto ha spiegato il direttore della terapia intensiva dell'ospedale Borgo Trento Enrico Polati, "sarebbe stato sicuramente salvato. Nessuna delle lesioni riscontrate era compatibile da sola con il decesso".
Il ragazzo aveva subito un trauma cranico, "non così grave". Ma purtroppo prima di essere soccorso e portato d’urgenza in ospedale, l'adolescente è rimasto a terra per un periodo di tempo che poi è risultato fatale.
L’uomo che lo ha investito non si è fermato, infatti, a prestare soccorso ma è tornato a casa e il giorno dopo si è messo alla guida dell’auto ammaccata per andare al lavoro, in un cantiere edile della Valpolicella. Quando i Carabinieri ieri lo hanno rintracciato ha confermato che alla guida c'era lui ma non ha ammesso nulla in merito all’investimento del 13enne.
Ora saranno la Procura della Repubblica e gli investigatori a valutare l'eventuale richiesta di una misura cautelare per il 39enne. La patente gli è stata ritirata, il veicolo è stato posto sotto sequestro e lui è stato denunciato per omicidio stradale, fuga dopo incidente e omissione di soccorso.
Intanto i genitori della vittima, di origine ghanese e residenti a San Vito di Negrar da una ventina di anni, attendono il nulla-osta dall'Autorità giudiziaria per la restituzione della salma e poter celebrare il funerale del figlio.
Il Comune di Negrar ha pubblicato su Facebook un messaggio di cordoglio: "Il tragico incidente stradale in cui ha perso la vita un nostro ragazzo di Negrar, Chris Obeng Abom, ha destato profonda commozione nel nostro territorio. Chris è purtroppo l'ennesima giovane vittima di comportamenti criminali, al volante e non solo, che devono far riflettere perché segnale di un totale disinteresse per l'importanza della vita, propria e altrui".