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Omicidio Altavilla Milicia a Palermo

La mamma di Antonella, uccisa dal marito ad Altavilla: “Aiuterò mia nipote anche se ha sbagliato”

La mamma di Antonella, uccisa dal marito Giovanni Barreca ad Altavilla Milicia insieme ai figli Kevin ed Emmanuel: “Questa maledetta coppia ha rovinato la loro famiglia. Non posso condannare mia nipote subito anche se ha sbagliato e deve pagare, ma l’aiuto glielo darò”.
A cura di Ida Artiaco
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Da sinistra: Antonella Salamone e la madre.
Da sinistra: Antonella Salamone e la madre.
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"Non posso condannare mia nipote subito anche se ha sbagliato e deve pagare, ma l'aiuto glielo darò". Così la mamma di Antonella Salamone, uccisa e torturata insieme ai figli Kevin ed Emmanuel nella strage di Altavilla Milicia, ha parlato della nipote 17enne, unica sopravvissuta e al momento indagata per omicidio e soppressione di cadavere insieme al padre, Giovanni Barreca, e ai due presunti complici, la coppia palermitana Sabrina Fina e Massimo Carandente.

Parlando ai microfoni di Pomeriggio 5 nella puntata andata in onda oggi, martedì 5 marzo, la donna ha ricordato di aver sentito Antonella l'ultima volta "domenica 4 febbraio, poi dal lunedì silenzio totale. So che volevano fare questi gruppi di preghiera e io spesso le dicevo che non ero d'accordo che facesse andare a casa persone che non conosceva".

Giovanni Barreca e Antonella Salamone
Giovanni Barreca e Antonella Salamone

Poi, ha puntato il dito contro la coppia dei "Fratelli di Dio", Sabrina Fina e Massimo Carandente. "Questa maledetta coppia ha rovinato la loro famiglia. Giovanni, se non fosse stato manipolato, non credo lo avrebbe fatto. Non era questo padre esemplare, però non gli ha fatto mai mancare nulla. È stato per noi anche come un figlio. Vogliamo che venga fuori tutta la verità. Sono più che convinta che sono loro, perché si sono intrufolati nella loro casa ed è lì che mia figlia ha iniziato ad avere problemi. Le dicevano che non era buona madre e una buona moglie".

Intanto, proprio oggi i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche di Messina sono entrati nella casa di Sferracavallo dove abitavano i due coniugi palermitani alla ricerca di tracce, indizi ed eventuali prove che possano aiutare gli inquirenti a ricostruire con esattezza la dinamica dei giorni in cui si è svolto il "rito di purificazione" nella villa di Altavilla Milicia dove viveva la famiglia Barreca.

Massimo Carandente e Sabrina Fina (Foto Facebook)
Massimo Carandente e Sabrina Fina (Foto Facebook)

Domani, invece, lo psichiatra Alberto Caputo e la criminologa Roberta Bruzzone inizieranno la perizia psichiatrica su Barreca per valutare se sia o meno capace di intendere e volere. La coppia palermitana, che respinge le accuse, ha chiesto invece di essere interrogata dai magistrati.

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