La “maledizione” della casa in cui fu uccisa Meredith: otto intossicati da monossido
Si tratta ovviamente di una coincidenza ma, date le circostanze, la notizia ha un che di particolare. A riportarla è L'Ansa, che spiega come otto persone, tutte di origine marocchina, che occupano al momento la tristemente famosa villetta di via della Pergola a Perugia, siano state ricoverate in seguito ad una intossicazione di monossido di carbonio. Si tratta, lo ricordiamo, della villetta in cui fu uccisa la studentessa inglese Meredith Kercher e dove ha abitato anche una delle sospettate, poi scagionata in appello, la statunitense Amanda Knox.
Spiega l'Ansa: "Il giovane che ha preso in affitto i due appartamenti, un marocchino di 24 anni, avrebbe riferito che, dopo aver cucinato della carne utilizzando un braciere, sia lui che gli altri occupanti hanno accusato cefalea e vertigini. Durante la notte sono state prestate le prime cure a tre adulti, che occupavano il piano terra del piccolo casale. Stamani l'ospedale ha quindi preso in cura due mamme e i rispettivi figli, di un anno e un mese di età, oltre ad un uomo di 23 anni. A metà mattina due dei ricoverati sono stati dimessi. I due neonati sono ricoverati in Pediatria e gli altri quattro intossicati sono stati trasferiti dal pronto soccorso in altrettante diverse strutture di medicina". Tra le altre cose, la villa era stata recentemente ristrutturata.