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La maestra assolta per maltrattamenti torna in classe: può insegnare ancora, ma solo con la porta aperta

Può continuare ad insegnare la maestra assolta per maltrattamenti a Torino, lo ha stabilito il Tribunale. “Va bene, ma soltanto a determinate condizioni”, hanno chiesto i genitori.
A cura di Beatrice Tominic
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Era stata denunciata per maltrattamenti e finita a processo, al termine del quale è stata assolta. Dopo due anni una maestra di Torino torna in classe. Ma ad un'unica condizione: tutte le lezioni svolte dall'insegnante si devono tenere con la porta aperta.

Accusata di maltrattamenti poi assolta: cosa succede col ritorno in classe della maestra

Malcontento fra i genitori in una classe di terza elementare a Torino dove torna in classe una maestra accusata di maltrattamenti, dopo l'assoluzione in tribunale. A darne la notizia è il quotidiano La Stampa. L'inizio dei fatti risale a qualche anno fa, quando la donna è stata denunciata per maltrattamenti aggravati avvenuti negli ultimi 10 anni nei confronti di 21 bambini. Per questa ragione è stata arrestata e finita a processo.

Lo scorso 12 dicembre, dopo la richiesta di condanna a 4 anni da parte della procura, l'insegnante è stata assolta. E oggi può tornare a lavorare nella stessa scuola in cui aveva l'incarico prima. Una notizia che ha sconvolto i genitori di alunni e alunne che minacciano di cambiare scuola ai bambini.

La condizione in classe: "Può insegnare, ma con la porta aperta"

Una volta appresa la notizia, le segnalazioni da parte dei genitori si sono moltiplicate. C'è chi si è rivolto alla preside, chi al provveditorato. Altri ancora hanno scritto direttamente in procura. Poi è arrivata l'illuminazione, la proposta di un genitore nella chat di gruppo: "Potrebbe insegnare solo materie con poche ore, con la porta aperta e affiancata da un'altra docente". Un'ipotesi, quella di tornare in classe soltanto con queste condizioni, accolta dagli altri.

Il commento della maestra: "Sono insegnante di ruolo, non ho mai fatto male a nessuno"

"Non ho mai fatto male a nessuno, sono vittima di un complotto – si difende la maestra – Torno in classe perché sono un'insegnante di ruolo e sono assegnata a quella scuola. Ho sempre lavorato con le porte aperte e torno al mio incarico con serenità", è il commento una volta apprese anche le condizioni proposte dai genitori. "Con me i bambini e le bambine non sono mai state chiuse in gabbia, anche a loro tutela", ha poi concluso.

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