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La scomparsa di Kata a Firenze

La madre di Kata ascoltata in procura, l’avvocata: “Sono ore drammatiche, nessuna ipotesi esclusa”

“Al momento gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, stanno valutando ogni pista, anche quella del rapimento” così ai microfoni di Fanpage.it Daica Rometta, l’avvocata dell’associazione Penelope che difende Katherine Alvarez, la madre di Kata, scomparsa sabato a Firenze.
A cura di Biagio Chiariello
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l'avvocata Daica Rometta e la piccola Kataleya Mia Alvarez
l'avvocata Daica Rometta e la piccola Kataleya Mia Alvarez
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"Non sappiamo se ci sono persone indagate. È un silenzio operoso quello degli inquirenti perché stanno valutando ogni ipotesi e ogni segnalazione", sono le parole ai microfoni di Fanpage.it di Daica Rometta, l'avvocata dell'associazione Penelope che difende Katherine Alvarez, la madre di Kata, la bambina di origine peruviana di 5 anni della quale non si hanno più notizie dal primo pomeriggio di sabato scorso, quando è scomparsa dall'Astor, ex hotel occupato, dove vive con la famiglia, a Firenze nella zona nord del capoluogo toscano.

L’hotel è al centro di varie tensioni tra gli occupanti. Due settimane fa la polizia è intervenuta perché un peruviano per scappare a due persone armate di coltello che lo stavano inseguendo, si sarebbe lanciato dal secondo piano.

Katherine Alvarez, mamma di Kata
Katherine Alvarez, mamma di Kata

In quella stanza si erano nascoste due donne, comprese la mamma di Kata. "La mia assistita ha chiarito ogni aspetto, ora gli inquirenti stanno valutando tutto ciò che è in loro possesso", ha detto Rometta.

"Al momento gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, stanno valutando ogni pista, anche quella del rapimento. Sono ore drammatiche e noi ci auguriamo che arrivi una bella notizia" ha aggiunto l'avvocata.

Katherina per oltre un'ora è stata ascoltata dai magistrati della procura di Firenze che, nelle ore immediatamente successive alla denuncia di scomparsa della bambina ha aperto un fascicolo d'indagine, inizialmente per l'ipotesi di reato di abbandono di minore e successivamente per sequestro di persona. "La madre di Kata ha chiarito ogni aspetto di quella giornata, ha descritto il contesto. Non era presente quindi non posso dire altro" precisa l'avvocata.

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La donna in delle interviste televisive anche oggi ha ribadito di ritenere impossibile che la figlia si sia persa dopo essersi allontanata da sola, mentre pensa che sia stata rapita e avrebbe espresso già i suoi sospetti ai Carabinieri che conducono le indagini. "La signora ha riportato dei fatti e delle circostanze legate al suo vissuto nell'albergo, altro non posso aggiungere", chiosa Rometta.

Sulla vicenda comunque indaga anche la Direzione Distrettuale Antimafia proprio perché viene ipotizzato il sequestro di persona a scopo di estorsione: una fattispecie di reato fra quelle di competenza della procura antimafia. Sono due i magistrati che coordinano le indagini dei carabinieri, il sostituto procuratore Giuseppe Ledda e la sostituta Christine von Borries la quale fa parte della Dda di Firenze.

Intanto la prefettura ha comunicato che le ultime attività di ricerca della bimba da parte hanno dato esito negativo:

Al riguardo i Vigili del Fuoco hanno svolto attività di perlustrazione in prossimità del Torrente Mugnone, del fiume Arno e del Parco delle Cascine con sommozzatori, squadre SAPR (sistema aeromobile a pilotaggio remoto) e squadre di terra, anche con l’ausilio di unità cinofile.

Importante anche il contributo dei 225 volontari della protezione civile che hanno orientato la loro attività in prossimità del luogo della scomparsa fino a Via Pistoiese.
Attività di ricerca che hanno dato esito negativo.

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