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La lettera della preside ai genitori: “Teoria gender a scuola: masturbazione infantile”

La dirigente scolastica di un istituto romano scrive ai genitori: “Vi invito a informarvi. Ci sarà l’introduzione della teoria del gender con il ddl la Buona Scuola”. Ma il Miur denuncia: “E’ tutto falso, quella lettera è piena di inesattezze”. E invia ispettori per indagare.
A cura di B. C.
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Una circolare ai genitori dei suoi alunni per avvisarli dell'imminente arrivo nelle scuole dell'obbligo dell’insegnamento della parità di genere, basata su quello che definisce "l'emendamento gender" approvato come modifica alla riforma sulla scuola, ancora in discussione in Parlamento. La lettera è stata inviata dalla dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo "Via P. A. Micheli" di Roma. Per spiegare la "teoria gender" la professoressa Anna Maria Altieri scrive che va "eliminata la complementarietà tra maschile e femminile, modificando le leggi sulla famiglia e intervenendo nell'educazione dei bambini nelle scuole". Seguono quindi le presunte Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’educazione sessuale nelle scuole.

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II riferimento della preside è al comma 12 dell’articolo 2 della cosiddetta legge sulla Buona Scuola che recita: “Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei princìpi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013″.

“La dirigente scolastica non deve essersi informata a dovere, non c'è alcun emendamento su nessuna teoria del gender”, sottolinea il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone su Facebook in merito alla circolare emanata dalla preside. Quella lettera è “inaccettabile e piena di inesattezze. Come Miur stiamo mandando degli ispettori perché questo atteggiamento non ci appartiene, è fuori dalla nostra cultura" denuncia Faraone. E quindi precisa: “Il ddl in esame al Senato in questi giorni parla di educazione alla parità tra i sessi, prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni. Non vedo come questo potrebbe danneggiare gli studenti, i docenti e le famiglie italiane. Sono cose che le scuola dovrebbe insegnare a prescindere, per sua natura, se vuole educare cittadini consapevoli”.

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