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La lettera del piccolo Alex dopo il trapianto: “Grazie, avete insegnato che si deve sempre lottare”

Sulla pagina Facebook dedicata ad Alessandro Maria Montresor, il bambino sottoposto all’ospedale Bambin Gesù a un trapianto di cellule staminali emopoietiche, è stata pubblicata una lettera a nome del piccolo: “Adesso che con mamma e papà siamo più che mai pronti ad affrontare anche questa seconda fase del percorso trapiantologico, ritenevamo doveroso ringraziare tutte le persone che abbiamo conosciuto nella nostra avventura”.
A cura di Susanna Picone
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“Ciao a tutti, adesso che con mamma e papà siamo più che mai pronti ad affrontare anche questa seconda fase del percorso trapiantologico, ritenevamo doveroso ringraziare, una ad una, tutte le persone che abbiamo conosciuto nella nostra avventura e che ci hanno donato un sorriso, regalato una speranza e insegnato che si deve sempre lottare anche quando la vita cerca sempre di buttarti al tappeto continuando ignobilmente a riservarti prove difficilissime”. A “scrivere” queste parole, a distanza di qualche giorno dall’arrivo di una bellissima notizia dall’ospedale Bambino Gesù di Roma, è il piccolo Alessandro Maria Montresor, il bimbo affetto da una malattia genetica rara e sottoposto a un trapianto di cellule staminali emopoietiche da genitore. Un trapianto riuscito che può tornare a far sorridere i genitori del piccolo Alex. E ora che il bambino sta meglio, sulla pagina Facebook utilizzata negli ultimi mesi per dar notizie sulle sue condizioni è stata pubblicata una lunga lettera di ringraziamenti.

La bella lettera dei genitori di Alex dopo il trapianto

“La forza che ci avete trasmesso con i vostri messaggi, con le vostre preghiere, con i vostri sorrisi e con i vostri abbracci è stata per noi un stimolo a non mollare”, scrivono i genitori di Alex Maria, dando parola al figlio: “Tante volte – si legge – mi sono chiesto perché a me, cosa avessi fatto di male per meritarmi tutta questa sofferenza, e solo ora l’ho capito: dovevo essere testimone del successo della scienza, del trionfo della solidarietà, del primato dell’amore e della vittoria su di una malattia genetica rara come la Linfoistiocitosi Emofagocitica che mi voleva strappare da tutti voi”. Nella lettera compare un lungo elenco di persone da ringraziare, dai “vecchi ai futuri iscritti al registro dei donatori di midollo osseo”, a chi ha condiviso l’appello dei genitori di Alex e anche a Mark Zuckerberg “per aver inventato Facebook” e ai giornalisti che hanno dato spazio alla storia. Il grazie dei genitori di Alessandro Maria va alle diverse associazioni  e figure professionali che in questi mesi sono state accanto alla loro famiglia e ovviamente ai medici e infermieri dell’ospedale Bambino Gesù che hanno salvato il piccolo Alex. Ne nomina diversi Alex, per primo il professore Franco Locatelli  che – “scrive” il bambino – “per me rappresenta un secondo papà e che ha aiutato i miei genitori sin dall’inizio della mia malattia”. E ancora: “Per avermi salvato la vita durante la fase acuta della malattia, oltre ad avermi affidato ai colleghi dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in condizioni ottimali per il trapianto, i miei ringraziamenti di cuore vanno anche a tutti i dottori ed infermieri del: Chelsea and Westminster Hospital; Saint Mary’s Hospital; Great Ormond Street Hospital. Unitamente al servizio sanitario inglese per aver sostenuto tutte le spese mediche affrontate per curarmi, sia in Inghilterra che in Italia”. A firmare la lettera “Alessandro Maria (per tutti Alex) mamma Cristiana e papà Paolo anche a nome di tutti i malati che col vostro gesto d’amore avranno una speranza in più per poter guarire e vivere una seconda volta”.

Di seguito il post integrale apparso su Facebook:

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