La Lega dice no a Berlusconi Premier, il Cavaliere: Vinciamo anche da soli

Si è ad un passo dalla rottura definitiva tra la Lega nord e il Pdl, fumata nera infatti è arrivata dall'incontro di ieri a Milano tra i vertici dei due partiti sugli accordi programmatici per le elezioni politiche 2013. Il nodo centrale resta quello della premiership della coalizione che il Carroccio non vuole affidare di nuovo a Berlusconi. La Lega ha chiesto ancora una volta un passo indietro al Cavaliere come condizione irrinunciabile per stringere l'alleanza, e punta tutto sul segretario del Pdl Angelino Alfano o in alternava su altri nomi nuovi. Sul piatto della bilancia inoltre ci sono gli accordi a livello regionale, soprattutto in Lombardia dove si andrà al voto per rinnovare il consiglio Regionale insieme alle elezioni politiche. La Lega ha già un proprio candidato, il segretario Roberto Maroni, e attorno a lui e alla proposta di far restare sul territorio il 75% delle tasse dei cittadini vuole imbastire la trattativa.

Alfano: potremmo separare il nostro percorso dalla Lega – Berlusconi però non ci sta ed è tornato a minacciare i leghisti di ritiro del Pdl nelle amministrazioni locali in caso di mancato accordo. Non solo centinaia di Comuni del Nord ma anche Regioni importanti come il Veneto sarebbero a rischio in caso di rottura tra Lega e Pdl. Una situazione ancora da chiarire dunque ma una cosa è certa il Pdl non accetterà un apparentamento solo a livello locale tralasciando le elezioni politiche. L'alleanza con la Lega "spero si possa fare ma non è obbligatoria, perché pensiamo di avere la possibilità lo stesso di vincere anche se andassimo separati" ha avvertito il Cavaliere, confermando la situazione critica tra i due schieramenti. Del resto anche il segretario del Pdl Alfano ha confermato con un tweet "La discussione con Lega è ancora in corso, alcune importanti questioni, però, non ci convincono e potrebbero indurci a separare il nostro percorso".