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La Lega censura libro sulla famiglia omosessuale: “I bambini potrebbero leggerlo”

La Lega lombarda contro il libro ‘Piccola storia di una famiglia’. L’opera, che narra del viaggio di due donne per la fecondazione assistita, rappresenterebbe “motivo di ulteriore confusione nei più piccoli”.
A cura di Carmine Della Pia
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Il consigliere della Lega Matteo Salvini

L'europarlamentare della Lega Matteo Salvini è autore di un’interrogazione con cui intende richiedere il ritiro di un libro. ‘Piccola storia di una famiglia: perché hai due mamme?', scritto e illustrato da Francesca Pardi, racconta il viaggio che due donne intraprendono per l’Olanda, dove coronano il loro sogno di maternità con l’aiuto della fecondazione assistita. Salvini specifica che la richiesta di ritiro sia “lontana dal voler dare lezioni di morale”, ma segue “decine di proteste dei genitori, perché i bambini possono prendere in prestito e leggere il libro liberamente, senza alcun filtro”. Polemiche simili erano state scatenate giorni fa, quando il movimento di estrema destra Forza Nuova aveva minacciato un rogo dei libri per l’opera di Altan, ‘Piccolo Uovo', che narra la storia di due pinguini omosessuali. Il responsabile del Gay Center, Fabrizio Marrazzo parla di una polemica “fuori dal tempo”, spiegando che in Italia “l’asticella dell’omofobia di sposta sempre più su”. Il vicesindaco Maria Grazia Guida afferma: “È folklore strumentalizzare iniziative editoriali innovative che raccontano la realtà sociale. Milano ha bisogno di rispetto per le storie personali, non di censure”.

La Lega contro il libro a tematica gay – In ‘Piccola storia di una famiglia', due donne scelgono di diventare madri senza l’intervento di un uomo. Partono per l’Olanda per tentare la fecondazione assistita perché vogliono diventare “entrambe genitori”. La Lega lombarda intende chiedere il ritiro del libro, poiché sarebbe troppo esposto ai bambini. Dal Carroccio spiegano: “Non è il caso che libri come questi vengano messi in mano a bambini di 6 anni, aggiungendo ulteriore confusione e dubbi anche nei più piccoli”. L’assessore alla Cultura Stefano Boeri interviene esponendo un concetto pratico: “Apprezzo l'attenzione alla sensibilità dei bambini di Matteo Salvini. Ma le nostre biblioteche non sono come il computer o la televisione, i bambini non restano soli e incustoditi. C'è un servizio accurato e ogni genitore ha la possibilità di verificare e orientare le scelte del proprio piccolo. Le biblioteche sono finestre sul mondo dove sono rappresentati le evoluzioni dei nostri comportamenti. Discutiamone, ma niente divieti”.

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