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“La jihadista italiana Fatima era una personalità forte che manipolava tutti”

La testimonianza della fotografa che ha ritratto Maria Giulia Sergio, ora in Siria con l’Isis, nel giorno del suo primo matrimonio, quando ancora non era una jihadista.
A cura di Susanna Picone
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A inizio luglio, in una vasta operazione contro il terrorismo internazionale, sono finite in manette una decina di persone appartenenti a due gruppi familiari e ritenute pronte a partire per la Siria. Tra questi c’erano i familiari di Maria Giulia Sergio, la ragazza italiana partita nel 2014 da Inzago, nel Milanese, per andare a combattere in Siria. Della Sergio, la jihadista che ora si fa chiamare Fatima, sono state pubblicate diverse intercettazioni e qualche giorno fa il Corriere della Sera l’ha rintracciata e intervistata via Skype. “Noi – e dico noi perché anche io faccio parte dello Stato Islamico – decapitiamo le spie e gli ipocriti”, aveva detto alla giornalista del Corriere. Oggi è ancora il Corriere a cercare di delineare la personalità di questa donna che ha lasciato l’Italia per andare a combattere con l’Isis, che ha di fatto giustificato le violenze dello Stato Islamico, e che ha tentato di spingere i suoi familiari a fare lo stesso.

A parlare di Maria Giulia Sergio è la fotografa che lavorò per lei nel giorno del suo primo matrimonio, nel 2009. All’epoca la Sergio si era già convertita all’Islam (la conversione risale al 2007) ma ancora non era una jihadista. La donna si è sposata una prima volta con un ragazzo tunisino (il Corriere ha pubblicato le foto di quel giorno scattate da Elena Strada in cui la Sergio appare con un “normale” vestito da sposa ma con il volto coperto), successivamente ha sposato un uomo albanese e dopo quel secondo matrimonio ha deciso di lasciare l’Italia. La fotografa che ha dunque conosciuto la Sergio nel 2009 ha parlato di lei come una ragazza istruita, dalla forte personalità, che “cercava sempre di convincere gli altri delle sue ragioni”. “Non era una ragazza sprovveduta che non sapeva che cosa voleva”, ha spiegato la fotografa, che ha detto che la Sergio avrebbe anche provato a spingerla ad “aprire gli occhi” verso la sua religione. I familiari della ragazza sono stati descritti come “succubi” di Fatima, che avrebbe “affascinato” e manipolato i suoi genitori e sua sorella fino a convincerli a partire per la Siria.

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