La gatta contesa dalle due famiglie, la lite finisce in Procura

Può capitare di non riuscire a riconoscere il proprio animale domestico. Ed è infatti quanto successo a due famiglie nel torinese. Più difficile, sicuramente, è vedere la disputa generatasi per determinare l’identità della bestia in questione trasformarsi in un esposto alla Procura di Torino: oggetto del contendere è una gatta. La vicenda è riportata da La Repubblica. Circa un mese fa due mice nere, molto simili tra loro appartenenti a due differenti famiglie, sarebbero sparite durante un temporale. Passano i giorni e le settimane, e alla fine solo una delle due torna a casa. Ad accoglierla ci sono entrambe le famiglie, convinte di essere le proprietarie dell’animale.

E’ così scatta la querelle che ha riguardato i carabinieri della stazione di Chieri e un veterinario della città. Il gatto in questione è sprovvisto chip (non obbligatorio per i gatti), utile a determinare l’identità della bestiola. L’unico modo per decretare a chi appartenesse la gatta era determinare la presenza o assenza delle ovaie, visto che una delle due è ancora fertile, quella della signora che l’ha ritrovata, mentre l’altra è stata sterilizzata. Non è però bastato il lavoro di ben due specialisti per arrivare ad un risultato definitivo: il primo non è riuscito a scorgere cicatrici, mentre il secondo, nemmeno tramite una ecografia, è riuscito ad accertare dell’assenza di ovaie. L’unico modo rimasto per risolvere la situazione era un intervento chirurgico per il quale era stato ipotizzato un sequestro conservativo ma le due famiglie hanno detto ‘no’. Ora della vicenda si sta occupando il pm Guariniello. Con la speranza che prima o poi il torni anche la seconda gatta.