La funivia del Mottarone non aveva un sistema di allarme in caso di blocco dei freni
La funivia del Mottarone non aveva un sistema di allarme in caso di inserimento dei forchettoni. Ad averlo ribadito sono i periti informatici che hanno effettuato gli esami sulla cabina crollata il 23 maggio 2021. Il team di esperti lo ha precisato nel corso dell'incidente probatorio disposto per accertare le cause della tragedia del Mottarone nella quale sono morte 14 persone.
Dopo la conclusione dell'esposizione dei periti del collegio delle cause, sono iniziate le domande agli ingegneri informatici che hanno consegnato alle autorità quanto rilevato tramite accertamenti sulla fune traente e sulla cabina crollata .
L'incidente probatorio, durato fino a ieri, è iniziato già nella giornata di giovedì 20 ottobre con la presentazione dei periti informatici e l'ascolto di un audio di pochi secondi registrato nel momento del crollo. Presenti in aula i legali degli indagati e quelli delle parti civili. Gli avvocati hanno potuto porre domande agli esperti sulle evidenze degli accertamenti effettuati sulla fune traente e sulla cabina crollata.
Durante l'incidente probatorio di ieri, uno dei legali delle parti offese ha chiesto tramite il giudice se l'inserimento dei forchettoni avesse fatto o meno scattare un allarme registrato dalla scatola nera. La risposta degli esperti è stata che il sistema, in quanto "meccanico", non era tracciabile dal registratore di eventi.
Il Procuratore della Repubblica Olimpia Bossi e il pm Laura Correra, titolari dell'inchiesta sul disastro della funivia, si sono riservate di porre domande sull'esito del controesame delle difese atteso per il 18 novembre, data della prossima udienza.
Il gip Annalisa Palomba ha cancellato infatti l'udienza precedente per permettere ai legali degli indagati di esaminare i documenti citati nelle perizie e depositati negli ultimi giorni.