La forza di Alex: “La mia vita era condizionata dai tic, non pensavo sarei riuscito a diplomarmi”

Alex Tarantino ha quasi 19 anni: quando ne aveva sei ha contratto un’infezione da streptococco e da quel momento tutto è cambiato. Grazie alla sua caparbietà e ad uno specialista, le cose adesso vanno meglio: “Sono felice, libero e fiero di me”
A cura di Beppe Facchini
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“Si può arrivare letteralmente o a impazzire o ad avere complicazioni col passare degli anni, però ad aiutarmi molto sono stati gli insegnamenti dello psicologo. Non era facile contrastare i tic, anche a costo di avere impulsi che ti dicevano di farlo o del forte mal di testa. Non so quante altre persone ce l'avrebbero fatta, ma volevo comunque incoraggiare a chiedere aiuto a chi è nella stessa situazione”.

Alex Tarantino vive a Poggio Renatico, vicino Ferrara, e fra qualche mese compirà 19 anni: da quando ne aveva appena sei convive con dei tic che hanno reso finora difficile ogni sua giornata. O meglio, fino ad un annetto fa era così, ma adesso, grazie alla sua forza di volontà e ad un concreto aiuto psicologico, le cose per lui vanno molto meglio, tanto da essere riuscito a portare a termine gli esami di maturità appena due settimane fa. “Non avere più i tic mi rende libero di fare tutte quelle cose prima invece non potevo fare” racconta il giovane a Fanpage.it, riavvolgendo il nastro della sua storia, che prende un'altra virata dopo una giornata al mare come tante.

“Il giorno successivo avevo mal di gola -ricorda Alex- e poi ho scoperto che era streptococco A: può causare danni fra virgolette neurologici che poi vanno appunto a creare dei tic”. Ed è esattamente quello che succede circa un mese dopo. Alex racconta così dei primi movimenti incontrollati, oltre ad alcuni atteggiamenti quasi ossessivo-compulsivi. A casa, per strada o anche a scuola.

“Per queste cose non ho subito atti di bullismo, però creavano comunque un certo disagio", ammette il diciottenne ferrarese. "Qualcuno lo notava e mi faceva delle domande, ma io davo spiegazioni senza dire del mio problema”. Per qualche anno, i tic sono rimasti un ricordo, ma con la pandemia e l'isolamento forzato sono poi ricomparsi. Ed è a quel punto che Alex deciso di affidarsi a uno psicologo. “Non sono guarito del tutto, adesso mi capitano raramente, continua, ma il fatto avere comunque con me degli insegnamenti, mi ha dato la forza per dire basta”.

È stato un percorso difficile, dice ancora Alex, ma adesso è tutto più facile. Mi sento liberato: quando penso che una determinata azione comportava un determinato tic, è un peso che si stacca. Sono contento di essermi diplomato", conclude. "Gli ultimi anni studiare era abbastanza difficile, mentre questa cosa mi rendere felice e un po' po' fiero di me. Considerando la forza di volontà che ho avuto nel fare andare via i tic, se dovessero tornare sono convinto che riuscirei a rendermene conto subito e a neutralizzarli in tempo”.

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