La festa si trasforma in incubo: baby bulli insultano bimba di 4 anni e rovinano compleanno

Quella che doveva essere una giornata di festa si è trasformata in un episodio spiacevole e profondamente disturbante. Sabato 5 aprile, a Preganziol (Treviso), una bambina di appena 4 anni stava festeggiando il suo compleanno alla Casetta degli Alpini, circondata da amici e familiari. Giochi, regali, risate e il classico taglio della torta: tutto si stava svolgendo in un clima sereno e gioioso, come ci si aspetterebbe da una festa per bambini dai 3 ai 6 anni. Ma la tranquillità del pomeriggio è stata spezzata improvvisamente dall’arrivo di tre adolescenti, apparentemente non più grandi di 15 anni, che hanno trasformato il parchetto in un teatro di bullismo e volgarità.
I ragazzini, con in mano delle lattine e un atteggiamento provocatorio, si sono avvicinati al gruppo di bambini e hanno iniziato a cantare a voce alta una versione distorta della canzone "Un ragazzo, una ragazza" dei The Kolors. Il testo modificato, che recitava "Un ragazzo incontra una ragazza, la notte più non passa e lui l'ammazza", è stato accompagnato da insulti e bestemmie rivolti anche alla piccola festeggiata. Un comportamento inaccettabile e aggressivo, tanto più grave considerando l’età delle vittime: bambini in tenera età, spaventati e confusi da un’aggressione verbale completamente gratuita.
La situazione è degenerata quando uno dei baby bulli ha calciato la propria lattina, facendola volare a pochi centimetri dal volto dei piccoli. Un gesto che avrebbe potuto avere conseguenze fisiche serie. Le mamme presenti alla festa sono intervenute immediatamente, cercando di richiamare il ragazzo e invitarlo a raccogliere la lattina. Ma di fronte al richiamo degli adulti, la risposta è stata un fiume di insulti e arroganza. Alla fine, i tre minorenni si sono allontanati, ma il danno era ormai fatto: la festa era rovinata e la bambina, comprensibilmente turbata, ha vissuto un momento che difficilmente dimenticherà.
La testimonianza dei genitori, diffusa sui social, ha generato una lunga scia di indignazione. Decine di commenti hanno espresso solidarietà alla famiglia, ma anche rabbia per l’impunità dei baby vandali. Al momento, nessuna conseguenza sembra essere ricaduta sui giovani protagonisti dell’episodio, sollevando domande su come si possa intervenire per prevenire e contrastare episodi di bullismo così precoci e gravi.