La favola di Carlo Mischiatti: autistico e sportivo diventa Alfiere della Repubblica
Non si sente malato, anzi. Carlo Mischiatti ha una storia complicata. Autistico grave dalla nascita, grazie al quotidiano impegno della famiglia e all'affetto che lo lega al fratello maggiore Marco, Carlo è riuscito a superare ostacoli impensabili viste le sue condizioni di partenza. Sa leggere e scrivere, gioca a basket, bowling, fa gare di ciaspolate, accumula medaglie e va a scuola all'istituto operaio San Carlo per diventare falegname.
"Mio fratello Carlo gioca da 3 anni nella associazione Pandhabasket – spiega Marco Mischiatti, il fratello maggiore – nella quale si allenano ragazzi autistici, ragazzi con la sindrome di down ed altre patologie. Io sono l'allenatore di basket e seguo Carlo da quando è piccolo". "Mio fratello ha mosso i primi passi nella categoria C dove ci sono le persone più gravi, con difficoltà motorie molto serie – prosegue Marco – e così facendo si è reso conto che non esisteva solo il suo autismo ma tanti altri ragazzi e ragazze con problemi 100 volte più grandi. Si è fatto forza fino ad arrivare nella serie A della associazione. Carlo gioca nel ruolo di ala grande, a volte fa anche il centro. Viaggia con una media di 20 punti a partita 10 assist, 3 stoppate e 5 rubate. L'anno scorso ha vinto il premio come miglior giovane prospetto italiano autistico, vincendo le regionali".
La lista del Presidente
Carlo è entrato nella lista del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché ha anche portato la torcia olimpica a Bardonecchia per i mondiali di Special Olympics. E' arrivato primo alle gare di ciaspole (100, 200, 400 metri), ha vinto le regionali di bowling. Anche se il suo grande amore resta il basket. Il Presidente Sergio Mattarella ha voluto premiare Carlo anche perché è il primo autistico a diventare volontario, aiutando gli altri ragazzi a migliorarsi sempre di più. "Mio fratello ha 17 anni – racconta suo fratello Marco – ma nella associazione è visto come una persona grande, matura ma soprattutto speciale"
Alfiere della Repubblica
Carlo non ha alcuna intenzione di fermarsi. Il suo sogno è giocare per la nazionale italiana di basket e dopo tutto quello che ha già fatto non sembra una cosa impossibile. Il suo impegno e la sua storia hanno spinto la Presidenza della Repubblica e Sergio Mattarella a conferirgli una onorificenza importante, dedicata agli italiani che non hanno ancora compiuto la maggiore età ma che hanno già raggiunto traguardi importanti. E' un modo per tenere d'occhio i grandi italiani del futuro. Che a conquistare questa onorificenza sia stato Carlo è anche un messaggio positivo per tutte le ragazze e i ragazzi che affrontano l'autismo ogni giorno, come a dimostrare che se ce l'ha fatta lui ce la possono fare in tanti.